Eccoci tornati alla categoria Nuvole con il primo volume di Dirty Waters.
Di questo manga italiano abbiamo già accennato precedentemente quando ne abbiamo segnalato l’uscita qualche tempo proprio qui sul nostro sito. Dirty Waters è il nome della cittadina dove si svolgono i fatti narrati da Lumi Niemi, nome d’arte di Francesca Siviero, edito da Manga Senpai.
Il primo volume di questa serie si apre con l’arrivo del giovane Vlad nella cittadina di Dirty Waters. Il fatto stesso che egli vi arrivi come un estraneo diventa l’espediente, non solo, per permettere al lettore di conoscere il suo protagonista, ma anche di cominciare a scoprire i misteri di questa insolita cittadina. Ben presto, Vlad si renderà conto che quella strana sensazione che ha provato appena messo piede nella nuova casa è dovuta al fatto che eventi funesti sono accaduti molti anni prima.
Vlad si troverà dunque a fare conti oltre che con quelli che sono i propri drammi personali, anche con una serie concatenata di eventi che lo porteranno a scoprire quel lugubre mistero avvenuto in quella casa, ma anche in rapporti con personaggi che si potrebbero definire alquanto peculiari, fra cui non può non essere citato quello di Lucian, di cui parleremo più avanti.
Dirty Waters propone un’ambientazione molto interessante, un buon character design e sempre riguardo a questi sicuramente ben strutturati. A far da padrone nel primo volume è sicuramente il personaggio di Vlad, sebbene Lucian faccia costantemente sentire la sua presenza come un’ombra. Un’ombra con il volto dipinto da scheletro. Ma come dicevo, questo primo volume si preoccupa principalmente di presentare il personaggio di Vlad e lo fa in maniera davvero eccellente entrando lentamente, ma profondamente nella sua psiche, mostrando le sue reazioni e i suoi ideali. Mostra forza e allo stesso tempo fragilità. Aspetti che si intravedono anche nel personaggio di Lu, sebbene in maniera diametralmente opposta. Sebbene sia sicura che questo personaggio verrà presentato in maniera molto più approfondita nel secondo volume, si intravede già un tratto comune fra i due protagonisti: l’enorme sofferenza che essi si portano dentro.
Personalmente, ho apprezzato molto l’opera e le atmosfere dai toni dark che la accompagnano. Dirty Waters riesce a competere egregiamente con opere della patria del manga. Di grande effetto sono le illustrazioni che di certo in un’opera illustrata non possono passare in secondo piano. Del resto, come posso non ammettere di essere stata attratta verso l’opera proprio dalle meravigliose illustrazioni di Francesca?
E devo aggiungere che Dirty Waters è stata una piacevole riscoperta di un genere di opere, quelle a fumetti in stile manga, che avevo messo da parte per molto tempo principalmente a causa dei numerosi impegni. È un’opera che mi sento caldamente di consigliare a chi piace il genere dark con una punta di toni malinconici e ringrazio sentitamente l’autrice che ci ha permesso di addentrarci nel suo mondo. Sono veramente curiosa di continuare a leggere come procederà la storia e come gli eventi prenderanno a svilupparti. E spero, sentitamente, che tutti voi che ci state leggendo vogliate dare una possibilità a questo manga, sono sicura che non ve ne pentirete.
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