Oggi torniamo con un nuovo articolo della nostra super rubrica riguardo Il mito del supereroe e vi parleremo di Spider-Man Homecoming.
Il film uscito nelle sale nel 2017, è stato prodotto da Columbia Pictures, Marvel Studios e Pascal Pictures, distribuito da Sony Pictures Releasing. Si tratta del secondo reboot del franchise cinematografico di Spider-Man, è la sedicesima pellicola del Marvel Cinematic Universe e quarto della fase 3. Il film è stato scritto da John Francis Daley & Jonathan Goldstein, Watts & Christopher Ford e Chris McKenna & Erik Sommers.
Interpretato da Tom Holland, Michael Keaton, Jon Favreau, Zendaya, Donald Glover, Tyne Daly, Marisa Tomei e Robert Downey Jr.
Spider-Man Homecoming – Trama
Peter Parker cerca di trovare un equilibrio tra i suoi impegni scolastici e la lotta al crimine nei panni di Spider-Man. Da quando ha acquisito incredibili abilità fisiche e riflessi di ragno, Peter è passato dall’essere un adolescente ordinario, alle prese con i compiti e la scuola, gli amici invadenti, i bulli, le prime cotte, lo sguardo vigile di zia May, a vestire i panni dell’eroe novello. Tagliato fuori dalle imprese dei grandi, dopo gli eventi narrati in Captain America – Civil War. Il giovane ragno è stanco dell’eroismo “da quartiere” e sente il bisogno di sconfinare il perimetro rionale per poter dimostrare il suo vero potenziale. Non soltanto alle persone che seguono le gesta dell’Uomo Ragno su Youtube, ma soprattutto al mentore, Tony Stark che, dopo lo scontro tra storici Avengers e piccoli outsider ha preso la questione del ragazzo a cuore. Tuttavia la minaccia di un nuovo antagonista chiamato Avvoltoio, richiama l’attenzione del giovane Peter, costretto ad agire anche senza il consenso del fidato Happy, braccio destro di Tony Stark.
Recensione
Onestamente mi chiedo se sarà la volta buona? Ovviamente mi riferisco al trionfo di questa nuova saga del supereroe più amato e noto, di tutti i personaggi Marvel. Amato molto dal suo creatore il compianto Stan Lee.
Qui finalmente il protagonista ha le sembianze e l’atteggiamento tipico di un adolescente, discostandosi totalmente da coloro che lo hanno preceduto. Tanto Tobey Maguire quanto Andrew Garfield, sono stati superbi nel ruolo, sia fisicamente che emotivamente parlando erano Peter Parker. Tuttavia avevano il difetto di essere attori troppo maturi.
Mentre Tom Holland, famoso già da piccolo come ballerino e attore, ha tutte le carte in regola per essere un ottimo Spidey sembrando davvero un quindicenne nel fisico e nell’anima. Tuttavia c’è qualche cosa che non quadra. Abbiamo visto davvero qualcosa di nuovo, talmente nuovo, almeno per quanto mi riguarda, da avermi destabilizzato.
Un personaggio, importantissimo nella vita del protagonista dei fumetti è stato totalmente spazzato via, ovvero zio Ben. La zia May, qui interpretata da Marisa Tomei è fin troppo giovane per essere una vedova attempata. La troviamo anche abbastanza figa, ma continuo a chiedermi e zio Ben?
Non so se trovo giusto che Tony Stark abbia completamente sostituito il padre adottivo di Peter, colui che di fatto lo ha spinto a diventare ciò che è nella storia originale. Quando incontriamo il giovane eroe, in Civil war, lui è di fatto già diventato l’amichevole Spiderman di quartiere, ma non è stato spinto dall’evento più traumatico della sua vita a diventarlo. E qui invece è motivato quasi dalla smania di mettersi in mostra e compiacere Stark. La cosa mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Vanno bene le innovazioni, ma snaturare la storia originale, non so se sia stata una grande idea.
Villain
Troviamo un fighissimo Micheal Keaton, per chi non lo sapesse interpretò Batman nella pellicola di Tim Burton e, nel corso della sua carriera sembra non aver mai davvero abbandonato il ruolo. In un’intervista, quando gli venne chiesto qualcosa a proposito di come fosse stato essere Batman, egli asserì di essere ancora l’uomo pipistrello.
Qui veste i panni di Adrian Tommes ovvero Avvoltoio, un avversario senza scrupoli che ha piegato a suo vantaggio la tecnologia aliena dei Chitauri, piombata sulla terra circa otto anni prima, durante lo scontro di New York orchestrato da Loki e sventato dagli Avengers. Un avversario temibile per il nostro Peter e si rivela il padre di qualcuno a lui molto vicino.
Altri personaggi
La famosa Zendaya ha dato il volto a Michelle Jones, l’intelligentissima amica di Peter, conosciuta anche come MJ, ma non ha nulla in comune con il personaggio interpretato da Kirsten Dunst.
Torna a farci sorridere Harold “Happy” Hogan, interpretato da Jon Favreau: autista e bodyguard personale di Tony Stark. Il regista di Ironman fa un grande gesto di auto ironia, a mio avviso, nel mostrarsi come un personaggio spalla del suo stesso film.
In fine, il miglior amico di Peter e suo braccio destro è Edward “Ned” Leeds interpretato da Jacob Batalon. Diventa l’emblema dell’uomo sulla sedia. I due formano una coppia nerd molto in linea con i tempi.
In conclusione
Il film non è stato male accolto dalla critica, tutto sommato mi è piaciuto, nonostante le già citate incongruenze. Buoni gli effetti speciali. La trama è scorrevole e credibile. La colonna sonora, piena di pezzi noti che rimarcano le scene a pennello. Tutti gli attori hanno interpretato bene i propri ruoli e le disavventure di Peter, lo avvicinano tanto al cuore degli adulti, tanto di quelli che lo sono meno. Tutto sommato darei un buon voto ad Homecoming in attesa delle prossime avventure.
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