Premessa
Dicembre 2021
Nei giorni durante i quali preparavo questo articolo, Anne Rice è passata oltre.
Il mondo della letteratura ha perso un’autrice prolifica che, attraverso le sue opere, ha saputo coinvolgere i lettori inducendoli a riflettere sui grandi quesiti esistenziali: l’esistenza di Dio, il confine tra il Bene ed il Male, l’Amore come strumento che libera dalle convenzioni sociali e per il quale tutto, o quasi, è concesso.
Come affermato da suo figlio Christopher nell’annunciare la sua scomparsa, Anne ci ha incoraggiati a sfidare il conformismo per realizzare i propri sogni, a superare i confini di genere ed arrenderci alle nostre passioni. “Regina dei vampiri” e icona goth, ma soprattutto scrittrice audace e coraggiosa che ha messo a nudo, nelle sue opere, il suo percorso nella Fede e lontano da essa fino a ritrovare Dio all’infuori da ogni gerarchia precostituita.
Ho amato molto le Cronache dei vampiri e quando qualche mese fa ho scelto di recensire i libri che le compongono, l’ho fatto per immergermi nuovamente nel favoloso mondo che la Rice è capace di creare nell’attesa della serie tv, ma sapevo che non sarebbe stato un lavoro semplice quello di rendere, a mia volta, al lettore il senso storico-filosofico di ogni storia e la vera essenza dei suoi personaggi. Non è mia intenzione far conoscere Anne Rice a tutti, come ho già scritto in passato, la Rice non è per tutti ma solo per coloro che davvero amano mettere in gioco le proprie convinzioni, discuterne, pensare…serve intelligenza e cultura per intuire la profonda filosofia che c’è dietro la disperata ricerca di risposte di un vampiro. Per questo sento forte la responsabilità di rendere, oggi più che mai, il senso di questo libro e di quelli a seguire.
Ad eterna memoria di una donna che già era leggenda, ora è immortale come il “suo” Lestat.
Scelti dalla tenebre è il secondo libro delle Cronache dei vampiri, è stato pubblicato nel 1985, si tende a considerarlo il miglior romanzo di Anne Rice.
Oltre quattrocentocinquanta pagine in cui la parola passa al vampiro Lestat che risvegliatosi nel 1984 legge il racconto dettato da Louis al giornalista Daniel e decide di far conoscere la sua versione dei fatti. Intorno al racconto principale, lunghi flashback trasportano il lettore nella Francia del XVIII secolo, facendo di quest’opera un sequel ed un prequel di Intervista col vampiro.
Scelti dalle tenebre è un volume di “formazione” attraverso il quale l’autrice, che non lascia mai nulla al caso, svela le origini della stirpe vampirica e cambia la prospettiva acquisita dal precedente libro. Lestat, il protagonista, è molto di più di un cinico creatore e le esperienze da cui proviene e che lo hanno “formato alle tenebre” definiscono le premesse per storie così inusuali che di certo non potevano essere racchiuse in un solo libro. Come una matrioska, infatti, ogni volume riprende in un certo senso il precedente, ampliandolo.
Scelti dalle Tenebre – Trama
Lestat si risveglia da un lungo sonno durato decenni negli anni ’80; il turbinio dell’era moderna lo affascina ma appena il tempo di abituarsi scopre l’esistenza di un libro che parla di lui: Intervista col vampiro. Amareggiato dal racconto che Louis ha reso al giornalista Daniel, decide di dare il suo punto di vista iniziando a scrivere a sua volta una biografia mentre si prepara a diventare una star del rock, deciso a palesarsi al mondo sfidando la prima legge suprema tra i vampiri: non rivelarsi mai agli umani.
Il racconto inizia in Alvernia nel periodo pre-rivoluzione, Lestat è giovane ed insofferente alla vita dura che gli prospetta il futuro e dello stesso avviso è il suo intimo amico Nicholas col quale discutono spesso di temi importanti e profondi come la distinzione (se mai ne esista una) tra il bene ed il male. Quando i due decidono di lasciarsi alle spalle la relativa sicurezza delle rispettive famiglie e partire all’avventura alla volta di Parigi, Gabrielle, la madre di Lestat, donna istruita e molto intelligente, avalla il loro progetto confidando però al figlio di essere ammalata di tubercolosi.
Arrivati nella capitale francese, i ragazzi cominciano a lavorare in un piccolo teatro. Nicholas è un bravo violinista, ma è Lestat, con la sua esuberanza, che in breve tempo ricoprirà il ruolo di attore principale fino alla notte in cui viene rapito da Magnus, un alchimista vampiro che contro la sua volontà lo trasforma prima di togliersi la vita nel fuoco.
Lestat è solo con i suoi nuovi poteri, ma estraniarsi dal mondo non è nella sua natura. Prova a farlo per salvaguardare i suoi amici ma come una falena attratta dalla luce, finisce per riavvicinarsi a loro e ritrova sua madre morente che nel frattempo era a Parigi per vedere un ultima volta suo figlio. Una serie imprevista di eventi vedrà Lestat dare a sua madre e a Nicholas il “dono oscuro” ma questo non gli eviterà di restare inevitabilmente solo. Dopo aver distrutto le convinzioni filosofiche e le usanze di una congrega di vampiri, la narrazione si sposta in Grecia, In Italia, al Cairo alla forsennata ricerca di risposte sull’origine dei vampiri: Lestat le otterrà da Marius, un essere antico di duemila anni, che gli mostrerà Coloro-che-devono-essere-conservati…e da qui in avanti le cose si complicano davvero…
Recensione
Di tutte le Cronache, questo è il libro che, senza ombra di dubbio, preferisco.
Scelti dalle tenebre è un universo variegato e oscuro che si rivela, preparando la via a decine di altri mondi paralleli, come il riscatto di Lestat attraverso le sue esperienze prima di incontrare Louis, le sue ragioni e i suoi sentimenti ma si evince soprattutto la visione progressista dell’autrice.
Nessun personaggio che si incontra in questo libro può essere considerato secondario ed ognuno porta con sé un preciso messaggio. La congrega di vampiri che si nasconde sotto il cimitero degli Innocenti con le loro autoinflitte regole oscurantiste rappresentano ciò che Anne Rice maggiormente ha odiato nella sua vita, i condizionamenti culturali ed i retaggi religiosi che con catene invisibili hanno legato e legano ancora intere generazioni che trovano, nei ristretti schemi imposti, la loro indiscussa confort-zone. Ho adorato il passaggio in cui Lestat stupito da un atteggiamento così retrogrado ed irrazionale, li sconfigge non con la forza fisica, ma con l’intelligenza, la dialettica e l’autostima minando alla base le loro convinzioni bigotte. Meravigliosamente evocativo il fatto che basta l’insinuarsi del libero pensiero per sgretolare secoli di istituzionalità fondata sulla paura e sulla superstizione!
Gabrielle, la madre di Lestat, credo che la Rice l’abbia creata un po’ a sua immagine e somiglianza: una donna la cui cultura ed intelligenza è mortificata da una vita ed un ruolo, quello di moglie e madre, a lei poco consono e troppo scontato. Quasi vinta dalla malattia cerca riscatto attraverso suo figlio, l’unico alla sua altezza, l’unico con i suoi stessi fremiti. Una donna con un potenziale così grande e così inespresso che ho sperato ricevesse il dono oscuro già dalle prime pagine in cui Lestat racconta di lei. Da vampira, Gabrielle è il prototipo della donna “con gli attributi” e pur avendo una profonda sintonia con suo figlio, come tutte le persone forti, lascerà prevalere il suo bisogno di solitudine avventurandosi, da sola, in luoghi della terra inesplorati in cui le uniche regole sono quelle dettate dalla Natura. Qui ho colto un vago riferimento al binomio donna-strega, ovviamente nell’accezione positiva e ancestrale di quei popoli che riconoscevano nel matriarcato e nel culto di Madre Terra l’ordine più naturale.
C’è un passaggio che ho trovato particolarmente realistico e inquietante: Lestat fin troppo calato nelle faccende umane, si rivolge a Roget, un avvocato che cura i suoi affari ed al quale darà un’assurda spiegazione per coprire la sua fuga e quella di sua madre che tutti credono morta. Egli stesso si stupisce di quanto gli umani siano disposti a credere a ciò che li rassicura pur di non mettere in gioco le loro convinzioni. È una realtà che ho riscontrato spesso.
Il tenebroso Nicholas, così agli antipodi rispetto a Lestat, è una figura che avrebbe potuto dare molto di più anche nei successivi romanzi e devo dire che mi ha delusa la sua prematura uscita di scena. Non capisco perché Anne Rice non abbia sviluppato maggiormente un personaggio che avrebbe potuto essere l’antagonista di Lestat e forse, visto l’amore che li univa, gli avrebbe dato filo da torcere.
Conclusioni
Scelti dalle Tenebre è un romanzo in cui Anne Rice alza decisamente il tiro osando ancora di più di quanto già fatto nel precedente libro.
Oltre al tema della bisessualità, i riferimenti all’incesto non sono solo accennati: tra il protagonista e sua madre, dal momento in cui essa viene trasformata, si crea un rapporto che va oltre la simbiosi e ne è la prova il passaggio in cui Lestat ridesta Gabrielle tagliandosi la lingua coi suoi stessi canini così da baciarla e nutrirla allo stesso tempo.
Versione dark della Bella Addormentata risvegliata dal principe (storia che già ispirò la Rice per Risveglio la trilogia dei sensi, versione ad alto tasso erotico della famosa fiaba) con un tocco di ricercata blasfemia nella donna “figlia del suo stesso figlio” visto che un vampiro che trasforma un umano diventa il suo creatore, il suo genitore.
Lestat come figura speculare di Cristo, che può dare la vita (tenebrosa) e la morte e che con la sua luce, irradiata dalla libertà di pensiero e perché no, dall’innocenza (il vampirismo gli è stato imposto) dissolve le tenebre dell’oscurantismo e dei pregiudizi. Ma ciò non gli basta e non basta certo a redimerlo. Quindi cerca a ritroso, cerca Marius l’Antico per conoscere le origini di quella che ormai è la sua razza e una volta di fronte a Coloro-che-devono-essere-conservati, ecco un’altra sottile allusione, egli è fautore di un tragico risveglio, di una resurrezione dark che metterà tutti in pericolo, vampiri e umani.
Superfluo scrivere di quanto apprezzi l’audacia e nello stesso tempo l’eleganza con la quale Anne Rice è capace di toccare i temi più scottanti o quantomeno scomodi senza mai risultare volgare o prevedibile. La sensualità è innata nel suo stile e in questo libro ce n’è davvero a pacchi!
I fans dei vampiri non possono certo farsi mancare questo libro e i successivi, di cui vi parlerò presto!
0 commenti