Il cerchio della vita: i due aspetti della vita e della morte
Elemento innovativo del film sono i due spiriti della vita e della morte, entrambi doppiati in originale da Tilda Switon. Il primo è quello che concede a Pinocchio di animarsi, mentre il secondo interverrà più volte durante tutte le morti del burattino.

Guillermo del Toro’s Pinocchio – (L-R) Pinocchio (voiced by Gregory Mann) and Count Volpe (voiced by Christoph Waltz). Cr: Netflix © 2022
Non essendo un essere vivente vero e proprio, infatti, Pinocchio non può davvero morire e così, ogni volta è costretto a trattenersi nel regno dell’oltretomba per poi ritornare.
Il regno dei morti è composto d toni di colori freddi dove lo stile di Del Toro trova la sua piena espressione. I dottori di Collodi (il Corvo e la Civetta) diventano gli assistenti dello Spirito e i Conigli mantengono il loro ruolo di becchini, ma anche si guida per il passaggio fra i due mondi. Del resto, esotericamente parlando, il coniglio è legato al ciclo della vita e della morte e in particolare al tema della resurrezione dato che i conigli nascono solitamente in primavera e le loro tane sono sotto terra.
L’Italia e la Seconda Guerra Mondiale

Guillermo del Toro’s Pinocchio – (Clocklwise) Spazzatura (voiced by Cate Blanchett), Gepetto (voiced by David Bradley), and Pinocchio (voiced by Gregory Mann). Cr: Netflix © 2022
Pinocchio è la fiaba italiana per eccellenza e dunque non è un caso che Guillermo Del Toro abbia deciso di ambientarla nel nostro territorio. Le ambientazioni, i paesaggi sono quelli tipici italiani. E l’italianità è perfettamente riconoscibile anche nelle architetture, nelle sagome degli edifici.
Questo va fuso poi con il tema della guerra che Del Toro ha già trattato in altre pellicole nello specifico se parliamo della Seconda Guerra Mondiale. E se Il Labirinto del Fauno rappresentava la Spagna Franchista, in Pinocchio vediamo invece l’Italia Fascista e tutti i mali che essa ha portato con sé.

Guillermo del Toro’s Pinocchio – (Pictured) Sebastian J. Cricket (voiced by Ewan McGregor). Cr: Netflix © 2022
Vediamo la trasposizione del regime, la disumanizzazione di coloro che seguivano ciecamente una serie di regole prive di emozioni. Ne è un esempio il padre di Lucignolo che è disposto a sacrificare il proprio ragazzo per la causa del regime. Un uomo che non rivolge al figlio nemmeno una parla di affetto, ma cerca d’inquadrarlo e chiuderlo all’interno del percorso che ha scelto per lui. E così Lucignolo non è più il discolo che porta Pinocchio sulla strada sbagliata, ma un ragazzo che a sua volta si ritrova chiuso in una sorta di prigione. È un bambino che non vorrebbe altro che essere accettato per ciò che egli è e soprattutto alla disperata ricerca di approvazione da parte di un genitore cieco e distante.
Pinocchio perciò diventa un modo per mostrare l’aspetto crudo del regime all’interno di un contesto familiare e ancora ci porta a riflettere sugli orrori della guerra che non fa distinzione fra ricchi e poveri, buoni e cattivi, adulti e bambini, ma falcia tutti, indistintamente, sotto un velo di morte.
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