La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton è una miniserie televisiva statunitense, spin-off della nota serie Bridgerton (che non ho ancora visto, ma che penso di recuperare in breve tempo). Lo spin off, come la serie madre è stata creata e prodotta da Shonda Rhimes.
Si è incentrata sul personaggio della Regina Carlotta, la storia si snoda in due diverse linee temporali per raccontarci la storia del matrimonio di Re Giorgio e della sua regina. Ha debuttato il 4 maggio 2023 su Netflix.
Nel cast oltre i protagonisti India Amarteifio e Corey Mylchreest, Golda Rosheuvel, Arsema Thomas, Sam Clemmett e direttamente da Game of Thrones Michelle Fairley.
La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton – Trama
La vicenda narra l’amore tra la regina Carlotta e re Giorgio, dal matrimonio alla malattia mentale del giovane sovrano. Inoltre si raccontano le vicende di due giovani donne amiche della regina: Lady Agatha Danbury e Violet Ledger (futura viscontessa Bridgerton). Tornando ai tempi recenti, si vede la regina alle prese con la richiesta insistente di avere un erede da uno dei suoi figli.
Recensione
![Queen Charlotte. Cr. Liam Daniel/Netflix © 2022](https://i0.wp.com/www.vampirestears.it/wp-content/uploads/2023/05/EN-US_QueenCharlotte_Main_YoungQCKGDUO_Vertical_27x40_RGB_PRE.jpg?resize=203%2C300&ssl=1)
Queen Charlotte. Cr. Liam Daniel/Netflix;© 2022
Mi ero approcciata a questa serie in cerca di svago e senza alcuna pretesa. Non avendo ancora visto la serie madre, non ero estremamente curiosa, ma ammetto che è stata una piacevole sorpresa.
La storia non è sicuramente fedele in tutto dal punto di vista storico e sociale, almeno credo. Anche i costumi, le pettinature e le musiche penso siano troppo moderne ed eccentriche, tuttavia ci si immerge con piacere e facilmente nell’atmosfera di una Londra innovativa e antica al tempo stesso. Una società di sfarzi, di giochi di potere, ma anche di follia e soprattutto di amore.
Una bella fotografia, una colonna sonora piacevole. Una trama ben studiata che non annoia e che permette una buona caratterizzazione dei protagonisti e anche degli altri comprimari.
![Queen Charlotte: A Bridgerton Story. (L to R) Corey Mylchreest as Young King George, India Amarteifio as Young Queen Charlotte in episode 101 of Queen Charlotte: A Bridgerton Story. Cr. Liam Daniel/Netflix © 2023](https://i0.wp.com/www.vampirestears.it/wp-content/uploads/2023/05/QUEENCHARLOTTE_101_Unit_00950RC.jpg?resize=300%2C200&ssl=1)
Queen Charlotte: A Bridgerton Story. (L to R) Corey Mylchreest as Young King George, India Amarteifio as Young Queen Charlotte in episode 101 of Queen Charlotte: A Bridgerton Story. Cr. Liam Daniel/Netflix © 2023
Nei ruoli della regina Carlotta e di re Giorgio troviamo i due giovani e promettenti India Amarteifio e Corey Mylchreest. Entrambi bravi, con un’ottima sintonia e perfettamente calati nei ruoli dei novelli sposi che hanno diverse riserve nel portare avanti un matrimonio combinato, senza conoscersi e con tutto ciò che ne consegue. I contrasti, ma anche la dirompente passione che li travolge.
Ho assaporato con piacere una storia che mette in luce i problemi psicologici, le fragilità di una carica imponente come quella del re d’Inghilterra che ci aiuta a vedere l’umanità dei sovrani. Il loro essere proprio come tutti gli altri quando si tratta di amare e soffrire, una cosa che forse solo di recente sembra venire accettata dalle persone comuni.
Non conoscevo nulla riguardo la problematica psicologica di Giorgio III e nulla riguardo la regina Charlotte. Devo dire che questa storia anche se edulcorata e leggermente modernizzata. Così ricca di sfarzi e parrucconi, sentimentalismi e tanto sesso, resta una piacevole serie di intrattenimento che alla fine mi ha saputo emozionare.
Tratti storici
![Queen Charlotte - Gainsborough 1781](https://i0.wp.com/www.vampirestears.it/wp-content/uploads/2023/05/Queen_Charlotte_-_Gainsborough_1781.jpg?resize=192%2C300&ssl=1)
Queen Charlotte – Gainsborough 1781Thomas Gainsborough, Public domain, attraverso Wikimedia Commons
Charlotte era l’ottava figlia di un duca tedesco e di una principessa sassone. Divenne regina britannica quando sposò re Giorgio III a Londra nel settembre del 1761, a 17 anni. Si videro per la prima volta quando Charlotte sbarcò in Inghilterra e sei ore dopo erano maritati.
Ebbero 15 figli, 13 dei quali sopravvissero fino all’età adulta. Come vediamo anche nella serie l’anno dopo si trasferirono a Buckingham Palace che Charlotte trasformò al punto da essere chiamato Queen’s House. Amava circondarsi di cani di Pomerania e, appassionata di giardini, mise mano a diversi progetti a Kew.
Fondò orfanotrofi, finanziò un ospedale ostetrico, sostenne l’istruzione femminile. Per sé fece costruire un rifugio a Frogmore House, dove in tempi più recenti avrebbero dovuto abitare Harry e Meghan.
Sicuramente non c’è alcuna prova storica che fosse afro-americana, tuttavia la cosa potrebbe essere vera e personalmente non mi disturba. Ho notato che al cinema si sta calcando molto la mano sul politically correct e ben venga quando ha un senso ed è fonte di ispirazione.
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