A Tempo di Libri ho avuto l’occasione di incontrare Bianca Povolo. Sono stata la prima persona a chiederle un autografo e una dedica. Bianca era molto emozionata, e anche io lo ero!

Ciao Bianca,
siamo felicissimi di poterti intervistare.

Ciao a tutti, anch’io sono felice di essere qui. Grazie Angy per questa bellissima opportunità che mi hai stai dando!

Da dove vieni? È stato un lungo viaggio per arrivare a Milano alla fiera Tempo di Libri?

Vengo da un piccolo paese in provincia di Varese, perciò no, non ho impiegato molto a raggiungere Tempo di Libri a Milano. Sono venuta in macchina con i miei genitori e un amico, poi abbiamo preso la metropolitana. Siamo partiti verso le otto e quarantacinque e alle dieci e un quarto eravamo nella biglietteria di TDL18.

Ti piace entrare in contatto coi tuoi lettori?

 Assolutamente sì! Mi fa un enorme piacere ricevere e rispondere ai miei messaggi di chi ha letto A sette passi da te. Sui social, vedo molte autrici che hanno stretto sincere amicizie con le loro lettrici e le blogger e a me piacerebbe fare lo stesso.

Con le altre scrittrici invece che rapporto hai?

 Non conosco molte autrici, ma finora mi sono trovata benissimo. Finalmente alla fiera ho avuto modo di incontrare di persona le altre autrici della collana Romance della Les Flaneurs Edizioni con cui, ogni tanto, scambio qualche messaggio ed è stato molto bello. Sono felice di vedere come le autrici si sostengono tra di loro, ma sono consapevole che c’è anche molta invidia.

Ti senti più scrittrice o più lettrice?

Entrambe. Di solito, compro e leggo molti libri, specialmente romance e paranormal, e intanto mi diletto a scrivere nuove storie.

Quale dei tuoi libri ami di più? Perché?

Avendo un scritto un solo romanzo, non posso rispondere a questa domanda per ora, ma sono sicura che A sette passi da te avrà sempre un posticino nel mio cuore, non solo perché è la mia prima storia, ma anche per via delle tematiche che affronta. Non è solo una storia d’amore, è qualcosa di più. Parla di vita, di sogni, di coraggio e di valori che stanno scomparendo.

A quale personaggio del tuo libro ti senti più legata?

Ogni personaggio è speciale, ma ce n’è uno il quale ha un ruolo secondario che ha lasciato il segno nel mio cuore: il vecchio Holt. Fa parte del passato di Colton ed è stato un punto di riferimento importante nella sua vita. Un personaggio particolare, di grande saggezza.

[amazon_link asins=’8894990001′ template=’ProductAd’ store=’vamstea0a-21′ marketplace=’IT’ link_id=’ 6476ee36-296d-11e8-9add-f7c2a17d1776′]I tuoi libri sono ispirati a fatti realmente accaduti nella tua vita o sono opere di fantasia?

 No, A sette passi da te è frutto della mia fantasia. Alcune emozioni che ho descritto le ho provate sulla pelle ma in contesti diversi, perciò ho cercato di sfruttarle a mio favore inserendole nel testo.

Dove preferisci ambientare i tuoi libri e perché?

Volevo ambientare questo romanzo a Londra, ma non essendoci mai stata, non sapevo bene che tipo di ricerche fare per attenermi alla realtà così ho deciso di ambientarlo in una cittadina fittizia dell’America, Piper Cove. Sono portata a voler ambientare le mie storie in America per via delle mie letture. Inoltre preferisco di gran lunga i nomi inglesi a quelli italiani, tuttavia mi piacerebbe riuscire a scrivere una storia ambientata qui in Italia, magari proprio a Varese, città dove sono nata.

A che personaggi ti ispiri per la stesura dei tuoi romanzi? Personaggi famose o persone che conosci?

 Le personalità dei miei personaggi sono frutto della mia fantasia, tuttavia c’è una cosa che io e il protagonista maschile, Colton, abbiamo in comune: il non riuscire a mascherare le emozioni. Quando sono arrabbiata o triste, si vede subito dalla mia faccia ed è una cosa che odio. Anche per Colton è così, e per descrivere qualche suo tratto fisico, mi sono ispirata al personaggio che interpreta Colton Haynes nella serie televisiva Arrow.

Come mai hai deciso di scrivere una serie con degli step che la protagonista femminile avrebbe fatto insieme al protagonista maschile? Non è la solita struttura di un libro rosa…

 L’idea iniziale prevedeva che Colton avrebbe aiutato April a superare tre sue paure, senza alcun bisogno di una lista. In seguito, la storia si è evoluta e mi è venuta in mente la famosa lista. Un’idea che giudicavo un po’ banale perché il mio non è il primo romanzo in cui la protagonista si serve di una lista per raggiungere degli obiettivi, ma sono veramente contenta che ciò abbia colpito le lettrici. Il mio intento era di scrivere una storia diversa da quelle che circolavano quando ho cominciato a scriverla. All’epoca c’erano tanti romanzi con protagonista il classico uomo bello e pieno di soldi e la protagonista ingenua alla prima relazione. Volevo discostarmi da questo filone e ribaltare un po’ i ruoli.

La tua famiglia ti sostiene nella scrittura?

 Sì! Mia mamma ha letto la prima stesura con occhio critico, facendomi presente tutte quelle cose che secondo me non andavano, e la storia le è piaciuta. Sia lei sia mio papà sono molto orgogliosi dei miei risultati e non mi hanno mai costretto a fare qualcosa che non volevo. Sono sempre stata libera di seguire i miei sogni. Mi considero molto fortunata per questo.

In quale momento della giornata preferisci scrivere?

Preferisco scrivere di notte quando tutti dormono.

Quale libro non tuo consiglieresti?

Ce ne sarebbero molti… per chi ama i romance, consiglierei i libri di Brittany C. Cherry. Per chi ama i thriller, La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker e per chi ama i fantasy, la saga The Dark Elements di Jennifer Armentrout.

Preferisci leggere libri pubblicati con una C. E. o in self?

Leggo soprattutto libri in cartaceo delle Ce più conosciute, ma da un paio di mesi anche romanzi di piccole Ce e qualche self.

Da quanto tempo scrivi libri?

Ho cominciato a scrivere durante gli anni delle medie e non mi sono mai fermata. Ho scritto qualche racconto breve e partecipato a qualche concorso. Di solito succedeva che iniziavo a scrivere una storia ma non riuscivo a portarla a termine. La svolta è arrivata con A sette passi da te.

Che musica ti ispira per scrivere?

Ascolto un po’ di tutto, dal pop al rock fino alle colonne sonore dei film.

Ci saranno altri volumi in uscita collegati ad A sette passi da te?

A sette passi da te è stato pensato come un volume auto-conclusivo. Tuttavia alcune lettrici mi hanno fatto presente che vorrebbero leggere la storia di Tyrone, il migliore amico di Colton. Magari, in futuro, proverò a scrivere qualcosa su di lui perché al momento sono impegnata a scrivere altro.

Progetti futuri? Uscirà a breve un tuo nuovo romanzo?

 Sto scrivendo un nuovo romance. Sarà sicuramente una duologia, però non so ancora quanto ci impiegherò per terminarlo. Spero non molto, ma non mi sbilancio. Quest’anno devo scrivere la tesi di laurea perciò dovrò sottrarre del tempo alla scrittura, ma non vedo l’ora di farvelo leggere!

Grazie per essere stata con noi!

Un abbraccio da parte mia e da tutto lo Staff di Vampire’s Tears.

Grazie ancora! Anch’io mando un abbraccio e un caro saluto a te, allo Staff di Vampire’s Tears e a tutti i lettori.

Autore

  • angy setsugekka

    Angy S. è nata a Milano. Lavora nel settore social media. Legge da quando è nata, specialmente le storie d'amore. È innamorata dell'amore e in qualsiasi cosa che fa ci mette questo sentimento. Fin da bambina ha sempre inventato e scritto storie d'amore. Nel tempo libero le piace viaggiare e leggere romanzi, possiede una vasta collezione di libri. È un'amante dei gatti e convive con Yuki, gattone di 9 chili. Dal 2017 è una blogger letteraria. Nel 2020 pubblica il suo primo romanzo romance intitolato The Gentleman.

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