Abbiamo segnalato recentemente l’opera a fumetti manga Dirty Waters di Lumi Niemi. In attesa della nostra recensione abbiamo invitato l’autrice per una breve intervista sul nostro portale.

Benvenuta Lumi, grazie di essere qui con noi e di averci concesso questa opportunità. Vuoi presentarti ai nostri lettori?

Ciao a tutti! Il mio nome è Francesca Siviero ma pubblico sotto lo pseudonimo di Lumi Niemi. Ho iniziato a disegnare relativamente tardi ma cercato di rimediare frequentando alcuni corsi. Ora è un vero piacere potervi raccontare di Dirty Waters su questa piattaforma.

Raccontaci un po’ di più della tua opera, chiaramente senza fare spoiler.

Dirty Waters segue la storia di Vlad che si trasferisce, assieme alla sorella, a Dirty Waters, una cittadina del sud degli Stati Uniti. Nuova casa, nuova città, e nuova vita, questa è la promessa.
Purtroppo Vlad non impiega molto a scoprire che Dirty Waters è tutto tranne che l’idilliaco paradiso che gli è stato promesso.
Vlad viene subito avvicinato da uno strano ragazzo che gli suggerirà di allontanarsi il più possibile da quella casa ma, invece che ascoltare, decide di scoprire chi si nascondo dietro a tutte le morti avvenute in casa sua.

Il tuo manga appartiene al genere Seinen che come abbiamo spiegato nel nostro articolo è rivolto a un pubblico principalmente maschile. Come mai hai scelto questo genere?

A dir la verità, qui in Italia, i fumetti sono meno classificati secondo un genere. Con la definizione “seinen” intendevo specificare che Dirty Waters è un fumetto per un pubblico più maturo, visto l’argomento trattato, ma che è godibile da entrambi i sessi.

Come è trattare di manga oggi in Italia? E quale riscontro ottiene dal pubblico un autore o autrice italiana che decide di pubblicare manga?

È una domanda un po’ difficile. In Italia, sfortunatamente, ho notato che spesso e volentieri si tende a pubblicare artisti già famosi sul web in modo che siano una garanzia di vendita per la casa editrice. In questo senso io sono un caso atipico.

Raccontaci come è nata l’idea di Dirty Waters.

Diciamo che è capitata una cosa nella mia vita che mi ha fatto stare parecchio male (se ci penso adesso mi viene quasi da ridere). Ero stufa di pettegolezzi e malelingue, gente sbagliata a cui dare fiducia e così ho creato questo paesino, Dirty Waters, e i due protagonisti che di fatto non fanno niente di male se non essere loro stessi in un luogo dove conta solo l’apparenza.

Ci sono manga e anime che hanno avuto un ruolo fondamentale per te?

Sicuramente! Ho iniziato a disegnare grazie agli anime di Full Metal Alchemist e Saiyuki, recuperando poi i manga.

Consiglia un manga non tuo al nostro pubblico.

Levius di Haruhisa Nakata, un seinen ambientato nell’Europa continentale della prima metà del Novecento.

Parlaci un po’ dei tuoi personaggi. Da dove nascono?

Vi parlerò dei due protagonisti di DW, perché non si possono presentare da soli: Lucian e Vlad. Il primo è sicuramente più appariscente e accattivante a differenza del secondo che passa quasi inosservato. Quando li ho pensati, volevo dare vita a due facce del dolore e del modo di affrontarlo. Questi due ragazzi hanno passati molto simili, entrambi hanno sofferto ma hanno reagito in modo diverso.
Lucian porta il suo dolore con orgoglio, lo esibisce come una medaglia tramite il trucco del teschio. Lui vuole che gli altri sappiano cosa ha passato e si rendano conto del male che gli hanno fatto.
Vlad, al contrario, vuole che gli altri dimentichino quello che gli è successo, non vuole essere fonte di preoccupazione per la sorella o essere considerato una povera vittima, quindi nasconde il suo dolore dietro ad un sorriso. Evita di fare le cose che potrebbero farlo cedere, come suonare il violino.
Perciò, a mio parere, il bello di Vlad e Lucian è che sono profondamente simili ma diversi, ma si trovano subito bene insieme perché nessuno dei due guarda l’altro accollandogli il suo stereotipo: psicolabile o pazzo.

C’è un personaggio a cui ti senti particolarmente legata o affine?

Sicuramente Vlad.

Promuoviti. Una buona ragione per leggere Dirty Waters

Dirty Waters è diverso da ciò che il mercato italiano ci offre in questo momento. Nonostante l’argomento, è un fumetto godibile da un pubblico più giovane, ma anche più maturo. La trama della storia è accattivante, ma gli aspetti psicologici capibili in base alla maturità e alla sensibilità dell’età del lettore. Ma tralasciando il genere, la storia nasconde anche un messaggio che si rivela solo se letto attentamente: Non giudicare le persone attraverso gli stereotipi ma impara a cercare di comprendere la storia di chi ti sta davanti.

Bene, siamo giunti alla fine di questa intervista.  Un saluto per i nostri lettori.

Ciao a tutti e grazie di essere stati con me fino a qui!

E ora un saluto dai tuoi personaggi. Come saluterebbero loro i nostri lettori?

Vlad saluterebbe con un tranquillo “Ciao!”
Lucian, un po’ più sbarazzino “Ci vediamo, gente!”

Grazie di essere stata con noi. Spero che questa intervista ti sia piaciuta. Ti auguriamo di avere un grande successo e che tornerai a farci visita.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.

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