Il Richiamo del Sangue è il primo romanzo della nuova saga ispirata alla figura e alla dinastia dei Van Helsing scritta da Gianmario Mattei edito da Segreti in Giallo. Una famiglia, delle creature delle tenebre e una lunga tradizione di sangue, lotte e una guerra che vedrà schierate diverse fila di immortali dove a pagare il pegno sono vittime umane.
Il Richiamo del Sangue – Trama
Amsterdam, 1438.
Boudjiewin Van Helsing è sbarcato dalla Santa Trinidad. Un’atmosfera inquietante lo accoglie appena ritornato in patria per presenziare al fidanzamento della sorella Sonja con un ricco principe russo.
La gioia del ricongiungimento familiare dura poco. Un oscuro presagio luttuoso incombe. Il Fato avverso ha gli occhi demoniaci di una creatura dalle orrende sembianze e il gusto amaro della morte che travolge i Van Helsing mutando per sempre le loro sorti. Il dolore folle muta in vendetta, così Boudjiewin intraprende un pericoloso viaggio che lo condurrà fino al cospetto di un giovane Vlad.
Minacce mortali, menzogne, terribili rivelazioni e colpi di scena in successione fino all’epilogo.Ma è solo l’inizio.
Il richiamo del sangue è il primo romanzo della saga dedicata ai Van Helsing.
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Foto di Syaibatul Hamdi da Pixabay
Recensione
Di vampiri abbiamo trattato diverse volte su questo portale e certo se non lo facessimo non saremmo molto furbi considerato anche il nome che portiamo. Questo romanzo ha chiaramente come riferimento uno dei vampiri più famosi di tutti i tempi, Dracula, se non per altro anche per i semplice riferimento al nome dei Van Helsing. Tuttavia della figura del vampiro ampiamente trattato da Stoker, in realtà, in questo volume, ne abbiamo solo un accenno.
Gli eventi qui narrati sono infatti molto più antichi e non riguardono il prof. Abraham Van Helsing, ma il suo antenato Boudjiewin. Egli fu infatti il primo della loro stirpe ad entrare in contatto con la temibile piaga dei vampiri e sono proprio gli eventi narrati in questo libro, come ci racconta Mattei, che daranno origine a quella che forse è la più famosa stirpe di cacciatori della letteratura.
Lo stile e il suo tempo
Il romanzo è ambientato nella prima metà del secolo XV ed è espresso sotto forma di diario. Così come l’opera di Stoker e successivamente anche quella della Kalogridis è scritto sotto forma di diario. La voce narrante è quindi quella di Boudjiewin che appartenedo comunque all’aristocrazia ha un linguaggio piuttosto forbito, ma che comuque non risulta particolarmente complesso. Sono presenti alcuni arcaismi dovuti principalmente all’epoca in cui è ambientato il romanzo e, chiaramente, riscontrabili nei nomi delle città che, ovviamente, erano differenti in alcuni casi.
![il richiamo del sangue vampira](https://i0.wp.com/www.vampirestears.it/wp-content/uploads/2020/06/il-richiamo-del-sangue-vampira.jpg?resize=288%2C412&ssl=1)
Foto di Dawn I’ll never tell da Pixabay
Nonostante ciò, comunque come abbiamo già detto, risulta godibile, pulito e scorrevole.
La figura del Vampiro
Niente adolescenti in crisi ormonale, qui in questo libro i vampiri sono i mostri che meritano di essere.
E ringraziamo gli dei tutti per questo.
La figura del vampiro descritta da Mattei è quella di una creatura antica, bevitrice del sangue degli uomini, crudele e spietata, quando deve esserlo, sottile e calcolatrice quando la situazione lo richiede. Intanto, precisiamo, come in una qualunque società ci sono delle classi, derivanti da capacità, cultura e (beh è il caso di dirlo) una purezza del sangue.
Ovviamente, più un vampiro è antico, più un vampiro è puro e quindi vicino al sangue dannato tanto più questo sarà potente, in grando di controllare i propri istinti e tanto più è anche pericoloso (e difficile da uccidere). Sanno essere freddi, calcolatori, fermi nei loro intendi. Quelli meno puri, invece, sanno essere molto più violenti e istintivi.
Resta comunque la figura bestiale, quella che ci appare nelle prime pagine, anche mostruosa, e questo ci permette di catalogare a pieno diritto il romanzo nella categoria degli horror.
I personaggi
Un’ultima nota finale vogliamo dedicarla ai personaggi. Van Helsing è il protagonista e come abbiamo detto la voce narrante. La prospettiva interna ci permette di conoscere appieno il personaggio e quindi di coglierne le diverse sfumature del carattere e degli atteggiamenti.
Senza scadere troppo nello spoiler, possiamo dire di avere una discreta varietà di personaggi, per etnia, talento, capacità e anche lignaggio. Questo rende il romanzo molto ricco di sfaccettature. Dal buon Braen, al saggio Salomon, fino all’esotico Hicham. Degni di nota sono anche la bella e misteriosa Aglaia di cui non possiamo dire molto proprio altrimenti vi rovineremo il piacere di scoprire questo personaggio. Di rilevante importanza è inoltre il personaggio del principe Galenishev, anche lui una chiave importante all’interno della vicenda.
In conclusione
Il Richiamo del Sangue è il primo volume di una serie, che speriamo possa essere molto feconda. La consigliamo in particolare a tutti gli amanti della letteratura gotica e orrorifica, nonché del personaggio stesso di Dracula e, chiaramente, Van Helsing. Speriamo di poterne leggere presto il seguito e auguriamo all’autore una buona fortuna.
Ma come? Non ci sono vampiri che brillano al sole ? Scherzo naturalmente, son d’accordo con voi, la figura del vampiro non va stravolta per scrivere qualcosa di originale a tutti i costi, personaggi cosi’ radicati nell’immaginario collettivo hanno caratteristiche che vanno considerate pilastri, poi intorno alle storie ci si può sbizzarrire come si vuole!
Sono d’accordissimo. Molte opere moderne, non solo riguardanti i vampiri purtroppo hanno stravolto le varie figure del panorama horror. 🙁