Ago 19, 2020 | 7 commenti

Streghe: la magia non ha fine

Ago 19, 2020 | Old but gold, Alyssa Milano, Cinema, Holly Marie Combs, Rose McGowan, Shannen Doherty | 7 commenti

“Il potere del trio coincide col mio, il potere del trio coincide col mio.”

Quanti magici momenti porta alla memoria questa frase, mentre seguivamo le sorelle Halliwell nella loro lotta contro le forze del Male? Non negatelo, anche voi custodivate gelosamente nel cuore il desiderio di possedere una copia del misterioso Libro delle Ombre.

Chi non ha mai desiderato fermare il tempo come Piper, magari durante un’interrogazione a scuola – i pochi minuti necessari a sbirciare la risposta giusta – o nel corso di un colloquio di lavoro importante. Quanti di voi hanno sperato di saper muovere gli oggetti con la mente, un po’ come Prue, per recuperare il telecomando quando si è già belli comodi sul divano. E non ditemi che nessuno di voi ha mai sperato di poter dare una sbirciatina al futuro con le abilità di Phoebe, solo per capire se il proprio lavoro ideale è fare il fruttivendolo o diventare archeologo nello Zimbabwe.

Insomma, queste giovani ragazze ci hanno fatto sognare, spingendoci a credere che nel mondo in fin dei conti esiste sempre un pizzico di magia. Ma andiamo a scoprire qualcosa di più sul fascino mistico di questo telefilm.

Tutto ha inizio

È il 7 ottobre 1998 quando per la prima volta Streghe fa la sua comparsa sui televisori americani, ma è un anno più tardi, il 22 dicembre 1999, che il telefilm approda nelle case italiane. In un periodo in cui la religione Wicca riscontrava una certa diffusione, l’uscita di questa serie non fu mai più azzeccata. In un intrico di incantesimi, demoni e pozioni, si snoda la storia di amicizia, lealtà e fiducia di queste tre sorelle: il connubio perfetto di fantasia e realtà.

Nonostante sia ambientato in anni in cui la tecnologia ancora non permetteva gli effetti speciali cui siamo abituati oggi, ho sempre trovato accurato il modo in cui viene rappresentata la magia. Proprio il fatto che sia resa in maniera così semplice ne accentua il fascino, rendendola reale, qualcosa che potrebbe davvero esistere.

È forse anche da loro che abbiamo imparato a credere nella magia familiare; sia nel modo più letterale del termine – con la trasmissione dei poteri da una generazione all’altra, e spesso indirizzato soprattutto alle donne – sia in senso più metaforico – il rapporto tra le sorelle. Penso che ci abbia spinti in qualche modo a credere nella forza dei nostri antenati, ma anche a riconsiderare la nostra dinamica familiare personale. Perché è sano e normale di tanto in tanto prendersela con la propria sorella o il proprio fratello, ma è la complicità di questo legame che alla fine crea davvero la magia.

E poi, be’… il Libro delle Ombre! Che effetto vi avrebbe fatto se l’oggetto in grado di mettere in comunicazione i tre poteri delle sorelle fosse stato un dipinto, un amuleto o una piuma di fagiano? Di certo non avrebbe suscitato lo stesso senso di mistero, con quelle scritte arcane, i disegni dei demoni e gli incantesimi oscuri.

Halliwell per la vita

Da ragazzina acquistavo sempre quei giornaletti in cui si trovavano i quiz a scelta multipla secondo i quali era possibile stabilire a quale delle sorelle si avvicinava di più il proprio carattere. Stranamente avevo sempre un’eccedenza di rispose C, dunque il risultato che ottenevo finiva per essere Piper, nonostante avessi un debole per l’indole intraprendente di Prue.

Ma spostiamoci sulle attrici che hanno vissuto in prima persona l’esperienza di queste protagoniste.  Alcune voci di corridoio, all’epoca, sostenevano che Alyssa Milano (interprete di Phoebe) avesse così preso a cuore il suo ruolo di strega, da tentare di produrre alcuni incantesimi anche fuori dal set, con risultati non molto soddisfacenti, e che sia poi dovuta ricorrere ad alcune sedute di psicoterapia per continuare a sostenere la parte e separare la finzione dalla vita reale. Questo la dice lunga su quanto il telefilm abbia colpito non solo il pubblico ma anche il cast stesso; in qualche modo la magia era davvero nell’aria.

La scomparsa di Prue (interpretata dall’attrice Shannen Doherty, che ritroveremo più avanti in Beverly Hills 90210) è stato un brutto colpo per molte fan della serie. Ma, sostituita egregiamente dalla sorellastra Paige (Rose McGowan che, piccolo pettegolezzo, ebbe una storia con il cantante Marilyn Manson), la sua mancanza si affievolisce, ben compensata dall’arrivo di questa giovane combina-guai.

Eroine tutte al femminile

In un panorama ancora acerbo, meno propenso a prendere posizione di quanto lo sia oggi, Streghe spiccava già per la sua impronta al femminile.

Queste giovani attrici che interpretano donne indipendenti, unite da un legame così speciale da stregare milioni di persone, erano femministe senza neanche saperlo. I loro personaggi erano alla ricerca di un posto nel mondo, e se lo sono conquistato con fatica, senza arrendersi alle difficoltà. Spiritose e tenaci, belle e risolute, hanno dato al mondo un assaggio di potente femminilità. Avevano il coraggio di vestirsi per sentirsi belle, senza censurarsi davanti a una società bigotta; possedevano la forza di dire no; avevano l’ardore di inseguire i loro sogni; e affrontavano il Male a testa alta, senza però chiudere i loro sentimenti in una scatola.

Erano se stesse, e questa credo sia stata la più grande magia di tutto il telefilm.

Un vero Old but Gold

A 22 anni di distanza dall’uscita del primo episodio, c’è ancora aria di incantesimi. Streghe rimane, e rimarrà ancora per diversi anni, una pietra miliare del mondo delle serie tv. Ci proveranno in molti, ma dubito che si riuscirà ad eguagliare l’ottimo lavoro svolto nei 178 episodi di questo telefilm.

Mi piace pensare che un giorno, quando sarò ormai in pensione e masticherò caramelle al limone dal mattino alla sera, tornerò a guardare questa serie per trovare ancora quella familiare aria di stregoneria che ha reso la mia gioventù più frizzante.

Intanto vi lascio con una citazione di Piper, nella speranza che possa esservi d’ispirazione, con uno sguardo sempre al futuro per ricordare meglio il passato:

“Dovremmo scrivere tutto, tutto quello che è successo, tutto quello che vogliamo far sapere alle future generazioni, così potremo tramandarlo… così com’è stato tramandato a noi.”

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7 Commenti

  1. ELEONORA

    Un articolo bellissimo che mi riporta indietro di tanti anni! Stupendo davvero!

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    • KeiLeela

      Non so preciso quanti anni hai, ma io sono proprio cresciuta in quegli anni quindi è tutta la mia infanzia

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  2. Bloody Reader

    Io amavo streghe, l’ho rivisto molte volte. Amavo in special modo Piper e Leo e tutta la loro storia. Ad essere onesta ho provato a rivedere il remake, ma… non può neanche lontanamente eguagliare le streghe originarie, a mio parere.

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    • KeiLeela

      Paradossalmente erano fatti meglio gli effetti speciali del vecchio che del nuovo (cosa che a me fa riderissimo)

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  3. ELEONORA

    Io lo guardavo alle elementari e poi le medie… Troppo bello!

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    • KeiLeela

      Andavo alle elementari quando fece la prima serie. Mio dio ora mi sento vecchissima XD

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  4. mar

    Anche io sono cresciuto con il telefilm Streghe(classe 1983),e ora che ho i dvd quando posso me li riguardo seduto tranquillamente nell’ufficio di casa……..

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