Buongiorno Nightowls, oggi è giorno di interviste e abbiamo invitato sul nostro portale Daniele Viaroli. Solo qualche giorno fa abbiamo recensito il suo libro La Fiamma Azzurra, un meraviglioso fantasy per ragazzi.

Intanto benvenuto Daniele, spero che tu sia felice di trovarti qui con noi. Per cominciare ti rivolgo la solita domanda di routine. Puoi raccontarti ai nostri lettori?

Ci posso provare. Sono un ragazzo come tanti, nato ormai 33 anni fa e cresciuto in un paesino di campagna. Nella vita mi occupo di arti marziali, teatro e scrittura. Per il resto del tempo m’invento metodi sempre nuovi per riuscire a tirare fine mese con mille lavori diversi.

Come è nata la tua passione per la scrittura?

Fin da piccolo ho avuto la necessità di raccontare storie, ma la scrittura non è stata la risposta più immediata. Prima ci fu il gioco (non avete idea di che trame sapevo creare con gli omini del presepe) e subito dopo la folle idea di disegnare un fumetto. Il passaggio successivo è stata la musica, accompagnata dal folle sogno di diventare una rockstar. Ho capito che la strada giusta per esprimermi sarebbe stata la scrittura a sedici anni. Dovevo scrivere un background per un’avventura di Dungeons and Dragons e capii che la scrittura non era l’insopportabile tema giornalistico fatto al liceo bensì una porta su mondi infiniti. Da lì, nonostante qualche obbrobrio da apprendista, non mi sono più fermato.

Sul nostro libro abbiamo raccontato La Fiamma Azzurra, come è nato nello specifico questa storia?

La Fiamma Azzurra ha una genesi particolare. Avevo il profondo desiderio di scrivere qualcosa con un tono ironico per mettermi alla prova e al contempo mi sarebbe piaciuto ambientare una storia in un’ambientazione che non avesse limiti né confini. Inoltre, perché chi s’accontenta muore, mi stuzzicava l’idea di trovare qualcosa che potesse unire tutti i mondi che ci sono nella mia testa e prima o poi vedranno la luce. Così è nato un personaggio in grado di spostarsi da un mondo all’altro: Skald. Da lì alla Fiamma Azzurra è stato un naturale susseguirsi di disgrazie per il povero viaggiatore e battute pessime per il bacato autore.

Quale dei personaggi senti più vicino a te? Quale invece è stato il più difficile da raccontare?

Più vicini di sicuro Skald e Odin, due nemici-amici in costante conflitto tra loro. Il primo è un pacifista convinto alla costante ricerca di sé stesso e di qualcosa di più importante in cui credere. Il secondo un uomo dominato dal proprio spirito guerriero e spinto da un profondo desiderio di giustizia. La somma e il contrasto delle loro due anime devo ammettere che mi somiglia molto.
Il più difficile è stata di sicuro Afrodite Aistillis. Innanzitutto, è un personaggio femminile e per un uomo immedesimarsi in maniera credibile con una donna è sempre complesso. In aggiunta è una madre resa crudele dal dolore, qualcosa del tutto estraneo alla mia natura. Costruirla, limarla e renderla credibile è stata una bella battaglia.

Ho classificato La Fiamma Azzurra come un romanzo per ragazzi, per certi versi anche di formazione, sebbene gli insegnamenti e la morale siano racchiusi all’interno dell’opera restando però di fondo, in modo che vengano assorbiti dal lettore.

Non amo i libri che dicono in modo smaccato quali valori dovrebbero essere più importanti. Lo trovo arrogante. Ho un’idea chiara di cosa trovo giusto, ma preferisco limitarmi a suggerire i quesiti e a mostrare alcuni esempi nei percorsi di vita dei vari personaggi. Credo spetti al lettore scegliere in cosa credere e che nessuno debba sentirsi in diritto d’imporre la propria visione. Se poi le mie parole possono essergli d’aiuto per comprendere meglio la vita non posso che esserne felice.

Mi hai già detto privatamene che intendi far crescere la storia con il lettore, puoi raccontare come intendi sviluppare questa cosa all’interno dei romanzi?

Mi piacerebbe, passo a passo, approfondire i dilemmi interiori dei personaggi, aprire finestre sul loro dolore e mostrare cosa li ha resi ciò che sono. Inoltre, vorrei trattare tematiche più adulte senza però scordarmi l’ironia con cui rinfrescarsi quando le cose si fanno troppo dure. Credo che la risata sia uno dei modi migliori per scacciare la paura e affrontare la vita, quindi non intendo privarmene nei prossimi volumi. Tuttavia, vorrei toccare temi sempre più profondi e il passato del trio Skald, Odin, Eldlilja sarà di grande aiuto per farlo.

Da qui deduciamo già che la storia avrà un seguito. Quanti volumi hai in previsione per questa serie?

Dovevano essere in tutto tre, ma mi sono fatto prendere la mano ne “Il Vortice Nero”, tanto che siamo stati costretti a dividerlo in due parti, e non ho ancora idea di quanto sarà lungo il terzo (che è diventato quarto con la scissione del Vortice) volume al momento in stesura. Tuttavia, ho cercato di mantenere in ogni opera la struttura auto-conclusiva de “La Fiamma Azzurra” in modo da semplificare la vita al lettore.

Ho notato cercando il tuo nome che la Fiamma azzurra non è il tuo unico libro, puoi parlarci di altre tue opere?

Mi costringi così ad ammettere che esiste un libro pubblicato in Self qualche anno fa. È un lavoro acerbo in realtà su cui vorrei tornare in futuro per dargli la dignità che merita. Si tratta di un’avventura fantasy a tema piratesco, in cui un gruppo di marinai cerca il proprio capitano scomparso in seguito a un non ben precisato incidente. Al tempo stesso vengono seguite anche le vicende di un gruppo di schiavi costretti ai lavori forzati in una cava di sale. Amicizia e libertà sono i suoi spunti di ragionamento principale.

Hai altri progetti per il futuro? Intendi sperimentare anche con altri generi?

Mi piace scrivere un po’ di tutto e il mio più grande sogno è riuscire a scrivere un libro che possa contenere tutti i generi, un po’ come nei grandi classici della letteratura in grado di sopravvivere alla prova del tempo. Al momento, però, mi sto focalizzando sul seguito del Vortice Nero, su un epic fantasy con un grosso studio sul tema del doppio e su un romanzo d’avventura ambientato ai giorni nostri in cui tutto ruota attorno a una serrata caccia al tesoro.Ombra la fiamma azzurra

Il tuo libro appartiene al genere del fantasy, ma cosa è per te il fantasy?

È libertà. È lo sbarazzarsi dai vincoli della realtà per catturarla, rielaborarla e restituirla migliore di come l’abbiamo trovata. È credere che, a un passo dalla sconfitta, tutto sia ancora possibile. È un’esplosione di colore in grado di trasformare persino la vita più grigia in un’esperienza mozzafiato.

Come è il tuo rapporto con la tua casa editrice?

Magnifico. Non avrei mai potuto sperare in qualcosa di meglio. Avevo già sentito parlare della Dark Zone Edizioni quando ero ancora un novellino e in pochi anni sono diventati una realtà importante per il fantasy in Italia. A parte gli indubbi meriti nel panorama editoriale della DZ, ho trovato prima dei seri professionisti, poi una vera e propria famiglia. In un paio d’anni alcuni membri della combriccola sono diventati parte delle mie amicizie più sincere. Non potevo davvero chiedere una casa editrice migliore.

Un consiglio che ti piacerebbe dare a coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della scrittura?

Non mollate. Se siete sicuri che questa strada sia la vostra, non arrendetevi di fronte a nulla. È un mondo difficile, dove i guadagni sono pochi e le raccomandazioni non mancano. Ma vi posso garantire che alla fine approderete alla casa editrice fatta per voi e potrete iniziare a sognare in grande. Non mollate.

Grazie Daniele di essere stato con noi. Hai un ultimo messaggio per i nostri lettori prima di salutarci?

Ciao a tutti e grazie ancora per questa opportunità. Volevo ringraziare Kei Leela per essere stata un’intervistatrice squisita e una piacevole compagnia. Detto ciò l’unico consiglio che posso dare ai lettori è di non perdere mai l’entusiasmo e la curiosità. La vita è bella anche quando fa schifo. A prestoooooo.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.

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