Proseguiamo il nostro viaggio nella raccolta di finali rovinati con Il giorno dopo il lieto fine attraverso la fiaba di Aladdin. Nonostante il vero protagonista di questa storia sia appunto Aladdin, Alice Chimera ha invece deciso di dedicare la sua storia a Jasmine. Quale sarà il tragico finale per la bella principessa di Agrabah?

Aladdin – Il giorno dopo il lieto fine – Trama

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Il giorno dopo il lieto fine di Alice Chimera
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La vita a palazzo è trascorsa serena per diversi anni per Aladdin e Jasmine. La coppia ha avuto tre bambini e quello che una volta era un ladruncolo di strada ha ormai conquistato la carica di sultano. Eppure l’insoddisfazione per la vita di corte torna a bussare nell’animo della principessa.

Recensione

La vera protagonista di questa storia, come abbiamo già accennato, è Jasmine e non Aladdin che invece è il protagonista della fiaba originale.

La principessa che era fuggita nelle strade di Agrabah per sfuggire agli obblighi di palazzo si ritrova ora ad essere madre e regina, o, per essere più precisi, hatun, prima moglie del sultano.

Eppure Jasmine non è felice in quella gabbia dorata che è diventata la sua vita desiderando ardentemente l’avventura che aveva avuto nei tempi della sua gioventù.  Ma a differenza sua, Aladdin non vuole tornare fra quelle strade in cui era cresciuto.

Quella condizione purtroppo diviene sempre più opprimente per Jasmine che comincia a risentirne anche fisicamente fino al momento in cui decide nuovamente di rompere le regole ed avventurarsi nuovamente per le vie della città. Qui scoprirà che il mondo al di fuori delle mura non è così roseo come doveva essere. Le innovazioni politiche portate dal sultanato di Aladdin non sono sufficienti a risollevare le sorti della povera gente e molti dei suoi sforzi sono contrastati dalla corruzione presente all’interno della stessa corte. Schiacciata dal peso delle responsabilità troverà uno stimolo per riprendere in mano la propria vita.

La gabbia dorata

La storia di Jasmine ci mostra la sofferenza di uno spirito libero oppresso dai doveri di moglie, madre e donna. Costretta in questi panni si vede vivere una vita asettica che a poco a poco fa appassire il suo animo.

Un ideale diviene quindi la sua unica via di fuga da quella realtà, tanto che Jasmine vi dedica appieno le sue energie trovando conforto non solo alla sua solitudine, ma anche a quel senso di insoddisfazione che la attanaglia.

I sensi di colpa di Aladdin fanno il resto facendo in modo che la principessa si isoli sempre maggiormente. L’orgoglio diviene suo nemico facendola rinchiudere in in sé stessa e a portare avanti i suoi progetti di nascosto e sarà proprio questo suo atteggiamento a condurla verso il tragico finale.

Come per Belle, il male di Jasmine è soprattutto un male interiore che non lascia tracce sul suo fisico e non è direttamente dovuto al suo compagno. Aladdin semplicemente non comprende questo suo bisogno o forse non vuole farlo perché sono le sue stesse paure a impedirglielo. È estremamente terrorizzato da quella richiesta di affacciarsi sul mondo esterno e questo lo rende del tutto incapace di essere di supporto alla sua amata. Fugge da sé stesso e dal suo passato e così abbandona anche lei.

E forse proprio per questo che questo potrebbe definirsi uno dei finali più tristi di tutte le storie che abbiamo letto finora.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.

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