Somebody saaaaaave me…
Let your warm hand break right through (me)
Somebody saaaaaaaave me…
I don’t care how you do it
Just stay (stay with me), stay
Come on
I’ve been waiting for youuuuu…

In una bella fattoria al confine della città, vive un ragazzo che sposta trattori con una mano sola; un ragazzo che è allergico a una brutta roccia verde e ha un’eterna cotta per la ragazza della fattoria accanto. Lui è Clark Kent.

Amici Nightowls, benvenuti a Smallville.

Il muro delle stramberie

Smallville - Stagione 01 (6 Dvd)

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Clark Kent è pronto ad andare al liceo, con un segreto da nascondere. I suoi poteri sono più forti di quanto lui immagini, e presto si affineranno e si aggiungeranno nuove abilità. Super forza, super udito, super velocità, vista a raggi X: saranno queste le capacità straordinarie che lo aiuteranno a risolvere i misteri del “muro delle stramberie”, la parete piena di articoli e avvistamenti che la sua amica Chloe ha allestito nella sede del giornalino scolastico.

È proprio qui a Smallville che nasceranno alcuni dei nemici futuri di Clark e molti dei suoi amici più cari, che lo accompagneranno nel suo cammino verso la grandezza.

Credo che fosse proprio questo il fascino iniziale del telefilm, quello che ha stregato milioni di spettatori: l’eroe incompiuto che deve fare i conti con la sua diversità, imparando a crescere e scoprire i suoi poteri insieme al pubblico; e anche tutte le stravaganti mutazioni date dalla Kryptonite verde. Sto parlando della ragazza in grado di teletrasportarsi, il ragazzo insetto, il ragazzo elettrico, la ragazza delle api e molti altri esseri mutanti.

Ed è proprio durante il suo periodo liceale che troviamo il villain per eccellenza: Lex Luthor, appoggiato da suo padre, Lionel Luthor. Forse uno dei migliori esempi televisivi di rapporto distruttivo tra padre e figlio, seguito nel dettaglio e coronato dalla battaglia interiore di Lex, che cede inevitabilmente al male.

Lana Lang o Lois Lane?

Tom Welling and Erica Durance in Smallville (2001)

Tom Welling and Erica Durance in Smallville (2001) © IMDb

Se al liceo Clark aveva occhi solo per la bella e gentile vicina di casa, la dolce Lana Lang, forse il resto del mondo aveva già scoperto nella disordinata e intraprendente Lois Lane la fiamma in grado di accendere davvero il cuore del nostro supereroe.

Il rapporto di alti e bassi che legava le vite di Clark e Lana in un circolo vizioso di insicurezze – da parte di lui – e incapacità di cogliere i segnali – da parte di lei -, il tutto miscelato con una lunga lista di ragazzi sbagliati, ha creato una storia d’amore travagliata; una complicità fatta di timidi sorrisi, baci rubati, e infine una breve relazione che era destinata al disastro.

Invece, i battibecchi di Lois, le sue misteriose chiamate alla Macchia, il magnetismo stuzzicante che la trascina verso Clark, non hanno fatto altro che condurla lì dove avrebbe sempre dovuto essere: tra le braccia del suo “Smallville”.

Abbiamo dunque due eroine, due ragazze coraggiose ma contrapposte che creano una netta divisione tra il Clark adolescente e quello adulto, contribuendo alla crescita del suo personaggio e allo sviluppo della storia.

Davis Bloome, Zod e Darkseid

Il figlio del generale Zod, l’alieno intrappolato nel corpo del giovane paramedico Davis Bloome, è l’antagonista meglio costruito di tutto il telefilm. I suoi blackout lo rendono un killer schizofrenico; la sua potenza aliena lo rende pericoloso e fuori controllo. La sua pazzia possessiva verso Chloe, e la sua minaccia per il pianeta, trovano fine con un eroe inaspettato: Jimmy Olsen riesce a ucciderlo, sacrificando la sua stessa vita.

Ma il male vero scende su Metropolis con due villain che forse sono stati poco valorizzati. I tentativi di Zod, con la sua sottile meschinità, di fare di Clark un suo fratello si rivelano piuttosto inefficaci. E l’oscurità rappresentata da Darkseid è un po’ fiacca, e si esaurisce in quel finale tentativo di impossessarsi della Terra, sgominato subito dalla dirompente forza di Clark.

Questi sono i nemici della sua età adulta, destinati a condurre Clark a essere finalmente quel supereroe di cui il mondo ha bisogno.

Quello che Smallville ha lasciato

Smallville, nato nel 2001 con 10 stagioni e 217 episodi, ci ha permesso di seguire la crescita del supereroe. È stato come un dietro le quinte di Superman, quell’uomo d’acciaio ammantato di perfezione, tanto distante dalle nostre vite terrene. Il supereroe per eccellenza, fatto e finito.

Smallville ci mostra ciò che lo ha reso grande, i turbamenti adolescenziali che lo rendono uno di noi, i primi amori, e la difficile convivenza con le sue abilità straordinarie, che lo espongono ogni minuto alla sofferenza umana. Smallville ci mostra una metafora: ogni grande personaggio ha alle spalle errori, prove di vita e fragilità che lo rendono umano, e che lo hanno reso abbastanza forte da arrivare in cima. Ognuno di noi può raggiungere quella cima, se riuscirà a fare tesoro di ogni esperienza.

Un Old but Gold meritato, dunque. A Lois Lane! A Clark Kent!

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