Alice e Peter è un nuovo film lanciato da Amazon Prime e ora slittato su Chili per il noleggio che racconta la storia di due bambini che diventeranno celebri come Alice nel Paese delle Meraviglie e Peter Pan. Il film si basa completamente su una sorta di universo alternativo dove i due sono fratelli e vivono con la loro famiglia di origine in una casa di campagna poco distante da Londra.

Alice e Peter – Trama

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Alice e Peter
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Prima che Peter diventasse Peter Pan e Alice visitasse il Paese delle Meraviglie erano fratelli che vivevano in un’idilliaca casa di campagna. Con loro, i genitori e David, il fratello maggiore. In questo luogo tanto bucolico quanto magico, erano liberi di giocare e scatenare l’immaginazione nella foresta dietro casa.

Recensione

Sicuramente Alice e Peter non è il classico background che ci aspettiamo dai due personaggi presi in esame. Eppure a modo suo è in grado di fornire una storia, alternativa sì, ma in grado di catturare l’attenzione e che risulta essere perfettamente in linea con leitmotif generale. Ci trasporta lentamente nel mondo di questi bambini, dei loro sogni, delle loro speranze e delle loro fantasie e ne fa il centro. Alice e Peter è un film di crescita, si scoperta, ma anche un viaggio in quel mondo dell’infanzia che forse troppo spesso finiamo per chiudere a chiave in un cassetto e dimenticarla per sempre.

Gugu Mbatha-Raw in Come Away (2020)

Gugu Mbatha-Raw in Come Away (2020) © IMDb

Vite in cocci

L’evento che da il via alla trama è la tragica morte di David, il fratello maggiore dei nostri due protagonisti. Il terribile incidente percuoterà con violenza le sorti dell’intera famiglia. La madre Rose, interpretata da Angelina Jolie, vede cadere in pezzi la sua vita. Quel figlio perduto diviene per lei come un immenso vuoto che non riesce in alcun modo a colmare quasi finendo per dimenticarsi dei due bambini che ha ancora con sé. D’altra parte il padre Jack, David Oyelowo, si vede travolto dalla responsabilità dei due figli, dei costi che ha prodotto il funerale, le difficoltà economiche e la ricaduta nel vizio del gioco che se da un lato rappresenta una fuga dalla realtà, dall’altro aggiunge un ulteriore carico ai problemi già presenti.

angelina Jolie in Come Away (2020)

Angelina Jolie in Come Away (2020) © IMDb

In questo contesto familiare ai due bambini resteranno poche scelte, crescere in fretta e diventare grandi oppure cercare rifugio nel mondo dei sogni e delle favole che sembrano portare ancora un po’ di luce in una famiglia ormai sull’orlo del baratro.

L’isola che non c’è e il Paese delle Meraviglie

Fra conigli bianchi col panciotto e navi pirata, Alice e Peter a poco a poco troveranno il modo di fuggire da questo mondo di adulti e riplasmare la realtà che li circonda come solo i bambini sono in grado di fare. Ed ecco che una gang di orfani si trasforma nei Bimbi Sperduti, un vecchio rigattiere diviene il Cappellaio Matto e un terribile usuraio non sarà niente di meno che terribile Capitan James.

La fantasia all’interno del film fa da padrona. Ed è in effetti un mezzo potente in grado di trasformare il mondo intero. Ma soprattutto di permettere ai due bambini di sopravvivere al duro colpo che ha afflitto l’intera famiglia, quando si troveranno a non riconoscere più i volti di chi li ha messi al mondo tanto questi sono stati formati dal dolore.

E se da una parte cercheranno sempre di salvare quelli che sono i loro genitori, dall’altra si rendono perfettamente conto che qualcosa si è spezzato in maniera indissolubile soprattutto dal punto di vista del piccolo Peter. Per quanto ci provi, il bambino, si trova incastrato fra questa sua volontà di trasformarsi nell’uomo che sarebbe dovuto essere il fratello e i sogni della sua infanzia ai quali è indissolubilmente legato.

Tra miseria e nobiltà

David Oyelowo in Come Away (2020)

David Oyelowo in Come Away (2020)
© IMDb

La famiglia in cui crescono Alice e Peter è sita in un contesto della campagna londinese  che vede un padre artigiano (per di più di colore) e una madre che vede le sue origini nell’alta borghesia se non addirittura nelle classi nobiliari. Ora, sicuramente la Londra vittoriana e in generale l’Inghilterra di quei secoli non era esente da problemi di razzismo sebbene qui, più che la razza di appartenenza vera e propria viene messo in evidenza il ceto sociale, in particolare di Jack tanto che Eleanor, la sorella di Rose,  definisce rozzo e fa cenno più volte a questa caratteristica soprattutto in merito all’educazione della piccola Alice che dovrebbe imparare a comportarsi come una signorina in grado di fare il suo ingresso nella società.

E se da una parte la bambina è affascinata da questo mono dell’età adulta c’è ancora una parte di lei che è legata al sogno dell’infanzia. Un sogno che le permette di trovare la strada ancora una volta verso il Paese delle Meraviglie.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.

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