Dalle profondità insondabili degli abissi più neri, risale a galla Codex Merrymaid di Uberto Ceretoli, pubblicato dalla Dunwich Edizioni.
Codex Merrymaid – Trama
Isole Scilly, 1887.
I cacciatori di Sua Maestà Bryan ed Eudora devono impedire i piani di dominio del delirante dottor Moriarty, intenzionato a scatenare contro l’Inghilterra le immonde creature-degli-abissi e il loro signore e padrone Dagon. Ad aiutarli, saranno l’occultista Carnacki, l’investigatore Holmes, l’archeologo Loftus e lo sfuggente capitano Nemo. Insieme, si imbarcheranno in un’impresa che li vedrà affrontare complotti, raccapriccianti esseri marini e creature meccaniche.
Recensione
Bryan, cacciatore di Sua Maestà, è impegnato a frenare l’impulsività della sua apprendista Eudora, quando il superiore illustra loro una nuova missione. Una fanciulla è giunta sulle coste della Cornovaglia a bordo di un semalo, disperata. Ma prima che potesse spiegare l’origine della sua agitazione, è stata trascinata nelle profondità del mare.
Un’avventura ricca di azione, sotterfugi e strani congegni a vapore si aprirà davanti ai protagonisti, ponendoli di fronte a qualcosa che non può esistere, antiche divinità che vivono solo nelle leggende.
Con grande abilità, l’autore gioca con i punti divista di diversi personaggi, tanto che la narrazione assume le sfumature di un film. La trama trova incastro perfetto in ogni nuovo capitolo che funge da tassello mancante. Tra creature raccapriccianti spuntate fuori dalla genialità oscura di Lovecraft e marchingegni a vapore degni di ogni letteratura steampunk che si rispetti, spuntano fuori dalle nebbie del tempo alcune delle più famose figure della letteratura mondiale.
Adesso sta a voi scoprire il mistero nauseabondo che nascondono le Isole Scilly. Non lasciatevi intimidire dal balivo Swamp e ribellatevi al culto segreto di Dagon.
Parere personale
Codex Merrymaid è il primo libro di Uberto Ceretoli che leggo. Una storia avvincente, ricca di combattimenti e con un panorama soprannaturale che trova origini in miti, leggende e pilastri della narrativa fantascientifica.
Cosa ho apprezzato maggiormente in questo romanzo? La grande capacità dell’autore di unire contesti e personaggi differenti, che appartengono a universi letterari separati, in un unico grande periodo temporale, che li vede tutti impegnati in ciò che sanno fare meglio: risolvere enigmi, tramare in segreto e colpire al momento giusto.
Le scene d’azione sono descritte con dettagli precisi che impreziosiscono la narrazione e fomentano la fantasia del lettore. L’epilogo lascia presagire future avventure; la lotto per smascherare il temibile professor Moriarty non è ancora finita!
Conclusioni
In un tranquillo pomeriggio autunnale, immersi nel bollore rilassante di un bagno caldo, quale lettura migliore di Codex Merrymaid? Certamente, solo se non temete che dalla vasca possa strisciare fuori un puzzolente quinotauro. Sguainate il vostro kukri e siate pronti all’attacco. Nella città inabissata di Ahu-Y’hloa, Cthulhu attende addormentato…
0 commenti