La serie Chiamatemi Anna (in lingua originale è Anne with an “E”) disponibile su Netflix è una serie televisiva canadese basata sul romanzo Anna dai capelli rossi, di Lucy Maud Montgomery. La serie è composta da tre stagione poiché sembra che  la quarta purtroppo non vedrà la luce.

Chiamatemi Anna – Trama

Chiamatemi Anna - Locandina localizzata

Chiamatemi Anna – Locandina localizzata Netflix

Anna Shirley nasce il 23 marzo sul finire del XIX secolo a Bolingbroke, resta orfana a tre mesi, entrambi i genitori muoiono di una malattia infettiva, e Anna, non avendo altri parenti, viene affidata alla signora Thomas, una vicina povera e con il marito alcolizzato. La bambina vive con la famiglia Thomas fino all’età di 8 anni. In questo periodo Anna viene presa in giro dalle sue compagne a causa della sua spiccata immaginazione, quando finalmente verrà adottata dai fratelli Matthew e Marilla Cuthbert che vivono a Green Gables. Inizialmente avrebbero voluto un maschio, ma il carattere brioso e solare di Anna riesce a fare breccia nel cuore dei due anziani e diventa parte della loro famiglia.

La protagonista

Anna Shirley Cuthbert è una bambina intelligentissima, sui generis, possiede una fervida immaginazione e un animo estremamente e romantico. Non si rende conto, ma riesce a far breccia nel cuore delle persone nonostante sia così diversa ed estrosa da chiunque la circondi. Nonostante abbia una bassa autostima, soprattutto riguardo al suo aspetto, è un essere luminoso e solare.

Grazie al suo esempio spesso gli altri personaggi della serie sviluppano una propria evoluzione caratteriale, divenendo più veri e amabili. Anna è la protagonista ideale, ben caratterizzata, di larghe vedute e piena di buone qualità.

Prima stagione

Una serie davvero molto carina che profonde allegria pur restando fedele alla storia originale. Tocca molte tematiche interessanti, ma soprattutto fa luce sull’ampio tema  delle diversità.

Una metafora sul coraggio di essere se stessi, nonostante tutto. Una serie storica sull’accettazione e sul desiderio del genere femminile di emanciparsi e trovare la propria strada. Anna è l’emblema di questo desiderio, sta avanti in tutto rispetto alla sua epoca.

Diviene oggetto di amore per due fratelli anche abbastanza avanti con gli anni, Marilla e Matthew, entrambi non sposati che avrebbero voluto adottare un maschio e che non avrebbero mai pensato di amare una bambina inattesa. Soprattutto una tanto vispa e chiacchierona come Anna. Benché venga molto criticata da tutti, la ragazzina diventa un faro per tutta la comunità di Avonlea e ridona speranza e voglia di vivere soprattutto ai suoi genitori adottivi.

Seconda stagione

Chiamatemi Anna - Foto dal set 3x09

Chiamatemi Anna – Foto dal set 3×09
Ben Mark Holzberg/Netflix

Anna sta crescendo e il suo acume cresce di pari passo, nonostante la sua personalità curiosa e pasticciona non si smentisce, diventa sempre più aperta alla vita e a tutto ciò che la circonda, mostrando una maturità sempre fuori dal comune.

I Cuthbert affrontano varie difficoltà economiche e con loro l’intera città, che subisce i raggiri di due furfanti, ma in tanti momenti drammatici, non mancano i momenti di profonda realizzazione.

Tra i vari temi sociali fanno capolino anche quello dell’omosessualità, del razzismo e dei pettegolezzi capaci di screditare il prossimo. La concezione del matrimonio che veniva considerato assolutamente fondamentale per la felicità e la vita delle donne in particolare. Un mero pregiudizio viene lievemente smentito.

Inutile dire che con la sua caparbietà la nostra Anna spingerà il popolo alla riflessione e alla redenzione dall’oscurità che mina gli animi.

Terza stagione

Anche in questa ultima stagione, si affrontano tantissimi temi sociali. Ancora una volta fa testo il razzismo verso gli indiani e la gente nera, ancora molto diffuso all’epoca della storia, ma il razzismo si esplica sotto diverse forme. Conto chiunque abbia idee diverse da chi si erige a potente.

Si parla molto della libertà d’espressione e di stampa. Della parità tra uomo e donna che ancora oggi, a volte è un miraggio. Si combattono i pregiudizi di ogni tipo e sorta. Qui infine la nostra eroina, è completamente impegnata per comprendere quale sarà la sua strada, intenta a prepararsi all’entrata al college, dovrà fare anche i conti con i propri sentimenti. Vedrà realizzato il sogno di scoprire le sue origini per poter meglio programmare il proprio futuro? Al cuore non si comanda e Anna non può domare il proprio.

In definitiva

Sono rammaricata del fatto che la storia di Anna sia stata interrotta a questa terza stagione, tuttavia il finale non è così brutto, anzi direi che è abbastanza buono. anche se affrettato.

Vi consiglio vivamente la visione di questa incantevole serie sui buoni propositi, buoni sentimenti e tanti bei sogni non molto distanti dal presente, in fondo tutti vogliamo solo e soltanto un lieto fine.

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