Furor è il primo romanzo della saga di sei episodi che compongono la stirpe del Caos, partorito dall’autrice emergente M.D. Ferres. Si tratta di un romanzo urban fantasy, horror, sensuale, erotico, campione di vendite su Amazon. Lo definirei il True Blood italiano. Per gli amanti, di vampiri e demoni, questo è un libro che non potete assolutamente perdere.
Furor – Trama
Costretta a tenere perennemente a bada i suoi devastanti poteri telepatici, Miriam vive da due anni a New York, cercando di lasciarsi alle spalle le strazianti cicatrici che l’hanno resa una ragazza schiva e solitaria. Dopo essere sopravvissuta all’attacco di una mostruosa creatura sanguinaria, sarà costretta a mettere i propri poteri al servizio dell’Ordine dei Guardiani, entrando a far parte di una squadra speciale di esseri sovrannaturali incaricata di scoprire l’entità delle misteriose creature apparse in città ed eliminarle. Tra i membri del gruppo, Miriam viene inesorabilmente attratta da Hakon, un antico vampiro in grado di mettere a tacere le voci nella sua testa, rivelandosi ben più di una creatura della notte. Entrambi, incapaci di controllare la violenta passione che li travolge, scopriranno di essere protagonisti di un’arcana profezia che si perde nella notte dei tempi.
Quindi sono… l’unico che può… toccarti?» Pronunciò quell’ultima parola con un tono carico di perverse insinuazioni, che fece incrinare il respiro di Miriam. Non riuscì un secondo di più a sostenere quello sguardo oscuro, perciò deglutì e annuì flebilmente. Avrebbe dovuto indietreggiare per ristabilire i confini ed evitare che lui prendesse altre iniziative, ma non si mosse. Rimase immobile, incapace di sottrarsi all’irresistibile desiderio di incoraggiarlo a fare la mossa successiva. Tutto ciò di cui aveva sempre avuto bisogno era a pochi centimetri da lei, incarnato in una creatura letale e pericolosissima. Fu Hakon a retrocedere per primo e le sue ultime parole non lasciarono spazio a fraintendimenti.
«Allora dovresti iniziare seriamente a preoccuparti per la tua incolumità.»
Recensione
Un romanzo che ti fa venire letteralmente l’acquolina in bocca, pagina dopo pagina. Non si tratta soltanto di una storia appassionante, ben strutturata, l’ho trovata di una notevole genialità, nonostante il genere ormai completamente abusato. Ovviamente vi avviso contiene molte scene di sesso più che esplicito, ma non penso che vi disturberanno se siete appassionati e aperti di mente.
Oltre a questo la trama è ben costruita, lo stile narrativo è fluido e il linguaggio è molto curato. Ogni scena è vivida per il lettore che non fa fatica a entrare nell’ambientazione.
Ogni personaggio è ben caratterizzato, da Miriam la protagonista, una telepate di grande potere che mi ha ricordato un pochino Sookie Stackhouse della saga di Charline Harris, anche un pochino Anita Blake della saga della Hamilton, per un verso la distruttiva Jin Grey degli x-men. Se avete apprezzato i personaggi citati, adorerete questa saga, come è accaduto a me. Oltre ai suoi poteri, la personalità e i sentimenti della giovane ce la rendono subito simpatica per la sua fragilità e la sua voglia di vivere, amare e proteggere i suoi cari.
Non manca proprio nessun ingrediente per la perfetta riuscita di una storia di successo, né le creature soprannaturali, né i vampiri super potenti, né tanto meno sette di guardiani e cattivi pericolosi che non ti aspetteresti mai si rivelino tali.
A proposito di vampiri anche il comprimario, il berserker Hakon, mi ha ricordato il vichingo Eric Northman sempre del Ciclo di Sookie Stackhouse. Un personaggio sexy, forte e interessante che vedrebbe cadere ogni donna, umana e non, ai propri piedi.
Come dicevo è una storia sensuale, ma non si limita solamente a spinte descrizioni di rapporti intimi tra i protagonisti, tutti gli eventi accadono alla luce di una profezia apocalittica, altro elemento portante della trama, che ho apprezzato molto per la sua introduzione e descrizione.
Dopo aver terminato il questo primo volume, Furor, mi attendono altri due capitoli, Lykos e Æternum, che non vedo l’ora d’iniziare per potervene poi parlare.
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