Dopo tante discussioni sia in bene che in male riguardo a Game of Thrones, la HBO ci riporta a Westeros con la nuova serie prequel, House of the Dragon, creata da Ryan Condal e George R. R. Martin.

Basata in parte sull’opera Fuoco e sangue di George R. R. Martin. La serie è ambientata 172 anni prima della nascita di Daenerys. Composta da 10 episodi e disponibile su Sky Atlantic. Descrive la genesi delle guerre intestine in seno alla Casata dei Targaryen e il successivo il declino che porta alla guerra civile conosciuta come la “Danza dei Draghi”.

House of the Dragon – Trama

Key Art - House of the Dragon

Key Art – House of the Dragon
Photograph by Courtesy of HBO
© Warner Media

Viserys I Targaryen è il quinto re dei Sette Regni. È conosciuto come un uomo cordiale, gentile e onesto, scelto da un Gran Concilio di lord per succedere a suo nonno, re Jaehaerys I. La principessa Rhaenyra è la figlia primogenita di Viserys, è una cavalca-draghi e si aspetta di diventare la prima regina regnante dei Sette Regni. Tuttavia, la sua nomina viene messa in discussione dal fratellastro più giovane, Aegon II, e dallo zio Daemon, un esperto cavalca-draghi nonché guerriero impareggiabile, che brandisce la spada in acciaio di Valyria chiamata Sorella oscura, consegnatagli da Jaehaerys I, suo nonno, molti anni prima.

Recensione

Posso dire che Casa dei draghi è davvero composta da uomini e donne caparbi, determinati e folli. Ma allo stesso tempo tutti resteranno indelebili nella memoria degli spettatori.

Un’altra cosa interessante è vedere che i buoni e i cattivi non sono separati da alcuna netta divisione, ma è facile passare da una parte all’altra con semplici azioni buone o crudeli. Nulla è come sembra e non c’è mai nulla di scontato. C’è meno sesso rispetto a Got o meglio, c’è quello che basta e ne sono felice, anche se purtroppo ci sono più scene di parto non proprio felici. Attenzione se siete impressionabili.

Matt Smith (Prince Daemon Targaryen)

Matt Smith (Prince Daemon Targaryen)
Photograph by Courtesy of HBO
© Warner Media

Si è dato molto risalto alla trama, alla caratterizzazione dei personaggi, agli intrighi politici che concorrono al gioco del trono che qui non sarà tra diverse casate, ma tra Targaryen e Targaryen, con la gentile collaborazione degli Hightower.

Tutti gli attori sono stati assolutamente bravi, credibili. I visual effect e la fotografia sono molto artistici così come la ricostruzioni scenografiche. La colonna sonora ideata sempre del compositore Ramin Djawad accompagna alla perfezione ogni momento saliente di ogni episodio a partire dal famoso intro iniziale.

Personaggi e interpreti

Ovviamente i comprimari sono molti e i più importanti non sono soltanto i Targaryen ma i cosiddetti verdi della casa Hightower e infine i Velaryon.

Viserys I Targaryen  interpretato da Paddy Considine. Non conoscevo questo interprete ma è stato davvero una bella rivelazione, mi complimento per la performance attoriale.

Daemon Targaryen interpretato da Matt Smith (The crown, Morbius, Doctor who). Un attore terribilmente bravo ed emblematico per i suoi ruoli e per il viso molto caratteristico, è il Rogue prince. Così soprannominato poiché è un guerriero impareggiabile e un esperto cavaliere di draghi; il suo drago è Caraxes. Erede presunto al Trono di Spade, in quanto fratello minore di re Viserys fino a quando il re non decide di designare sua figlia Rhaenyra.

Olivia Cooke (Alicent Hightower)

Olivia Cooke (Alicent Hightower) Photograph by Courtesy of HBO
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Rhaenyra Targaryen interpretata dada Milly Alcock (giovane), da Emma D’Arcy (adulta). Primogenita di Viserys e Aemma Arryn. Cavalca un giovane drago femmina di nome Syrax. Rappresenta in pieno il carattere di un drago. Focosa, impulsiva e sfacciata come suo zio. Da delizia del reame viene poi nominata la regina nera. Mi ricorda leggermente Daenerys, ma allo stesso tempo sa essere gentile e determinata. Una donna intelligente e una madre amorevole, ma non fatela arrabbiare. Mi è piaciuta molto.

Rhaenys Targaryen interpretata da Eve Best, Moglie di Lord Corlys Velaryon (lord di Driftmark e serpente di mare) lei cavalca un drago di nome Meleys. Conosciuta come la “Regina che non fu”, fu candidata per succedere a suo nonno, re Jaehaerys, che però le preferì il cugino Viserys. I loro figli Laena e Laenor Veleryon rispettivamente saranno i consorti regali di Daemon e Rheaenyra.

Jacaerys Velaryon interpretato da Harry Collett (adolescente) e da Leo Hart (giovane)
Primogenito della principessa Rhaenyra. Cavalca un drago chiamato Vermax.

Eve Best (Princess Rhaenys Targaryen)

Eve Best (Princess Rhaenys Targaryen)
Photograph by Courtesy of HBO
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Aegon II Targaryen interpretato da Tom Glynn-Carney (adulto) e da Ty Tennant (giovane),
Primogenito maschio di re Viserys e della regina Alicent Hightower. Cavalca un drago di nome Sole di Fuoco. Complessato fino alla sfinimento e dai tratti instabile nonché ubriacone.

Aemond Targaryen interpretato da Ewan Mitchell (adulto) e da Leo Ashton (giovane). Si appropria e cavalca il drago femmina Vhagar dopo Laena Velaryon. Ha una tendenza da vero psicopatico a mio avviso, lo interpreta benissimo.

E ora veniamo ai verdi che naturalmente sono composti da Regina Alicent Hightower  interpretata da Olivia Cooke (adulta) e da Emily Carey (giovane). Figlia di Ser Otto Hightower, amica e in seguito rivale di Rhaenyra con cui ha un rapporto molto conflittuale per ovvie ragioni.

Ser Otto Hightower interpretato da Rhys Ifans (Amazing spiderman), è il Primo Cavaliere del re, che serve re Viserys e il regno. È un implacabile rivale politico del principe Daemon.

In definitiva

Questa prima stagione a me è piaciuta molto, anzi sono entusiasta. Assolutamente piena di colpi di scena che ancora una volta ci mostrano il talento di George R.R. Martin nell’aver creato un world building complesso, ma esaustivo da ogni arco narrativo lo si guardi.

Non ci sono buchi di trama cosa per cui ringrazio gli show runner di non averci delusi, ma di aver alzato l’interesse verso il finale che porta alla spasmodica brama di una seconda stagione altrettanto ben fatta. Ci toccherà attendere almeno fino al 2024 temo, ma sicuramente l’attesa varrà la pena.

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