Dark journey, deep Grace: Jeffrey Dahmer’s Story of Faith è un libro scritto nel 2006 da Roy Ratcliff in collaborazione con Lindy Adams, redattrice presso la rivista The Christian Chronicle.

Ratcliff (Texas, 1947), sposato e padre di due figli adulti, è un Pastore della Chiesa di Cristo ed ha svolto il suo ministero in varie comunità del Kansas e del Winsconsin.

Dopo l’inaspettata esperienza umana e spirituale accanto al serial killer Jeffrey Dahmer nel 1994, la sua missione di fede continua ancora oggi negli Istituti Penitenziari del Winsconsin.

A un giornalista del Times che gli chiese il perché volesse rendere pubblico il percorso spirituale del “mostro di Milwaukee”, egli rispose:

“…sono diventato un po’ stanco dell’ipocrisia”.

Questo libro, in effetti, mette in luce la delusione di Ratcliff verso la sua stessa comunità cristiana, mal disposta ad accettare l’idea che uno come Dahmer possa essere battezzato, trovare conforto e, forse redenzione nella fede in Cristo.

Dark Journey, Deep Grace – Trama

Dark Journey, Deep Grace: Jeffrey Dahmer's Story of Faith by Roy Ratcliff

Dark Journey, Deep Grace: Jeffrey Dahmer’s Story of Faith by Roy Ratcliff
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I crimini di Jeffrey Dahmer sono storia nota e Dark Journey, Deep Grace, (“Viaggio oscuro, salvezza profonda”), è la storia vera di un uomo, un ministro di Dio, chiamato a verificare la genuinità della richiesta del famoso serial killer di ricevere il battesimo cristiano.

Dopo una comprensibile incertezza iniziale, Padre Roy accetta di incontrarlo nella sala colloqui della prigione.

Il “mostro” è un uomo di 34 anni, pacato, gentile e molto preparato sugli insegnamenti dei Vangeli che ha studiato per corrispondenza.

Inizia così un percorso di Fede, ma anche di amicizia e fiducia reciproca che durerà fino alla morte di Dahmer, appena sette mesi dopo.

Ratcliff racconta le molestie mediatiche a cui fu esposto dopo aver battezzato Jeffrey. Lo scetticismo e le critiche che la sua comunità gli rivolse per aver concesso “a un individuo come Dahmer” di partecipare alla famiglia di Cristo.

Condivide, inoltre, con i lettori il confronto “da padre a padre” che ebbe con Lionel Dahmer prima e dopo la commemorazione funebre che si tenne in via strettamente privata il 2 dicembre 1994.

Recensione

Ho scelto di recensire questo libro perché si evince che l’autore, Roy Ratcliff, è una persona diretta, schietta e coraggiosa.

Ho letto molti libri il cui focus sono i crimini e la psicologia di Jeffrey Dahmer.

In tutti questi ho percepito da parte di chi, dopo l’arresto, ha diviso il suo tempo con il “mostro di Milwaukee”, l’instaurarsi di una sorta di amicizia e di empatia, ma una grossa difficoltà ad ammetterlo.

In Grilling Dahmer per esempio, Patrick Kennedy (il detective che in sei settimane raccolse la piena confessione di Jeffrey) in più di un passaggio, lascia chiaramente intendere di intravedere in Jeff un lato umano e normale col quale spesso si sente in sintonia.

Jeffrey Dahmer

Conversations With A Killer: The Jeffrey Dahmer Tapes. Jeffrey Dahmer in Conversations With A Killer: The Jeffrey Dahmer Tapes. Cr. Netflix © 2022

Ammette di aver salutato Dahmer prima che il giudice entrasse in aula per leggere la condanna, di essere scappato dal tribunale e di aver provato tristezza perché non l’avrebbe più rivisto, ma non ammette la parola “amicizia”.

Padre Roy non fa che ripetere che Jeffrey Dahmer era suo amico, che tra loro si era instaurata un’intesa a livello umano.

Dark journey, deep grace è il resoconto di due anime diverse che più passano tempo insieme e più si ritrovano l’uno nell’altro.

Ratcliff non scivola nella facilità di bollare Dahmer come malvagio e basta. Il Jeff che ha davanti è un uomo giovane senza alcun domani che si aggrappa alla fede cercando di placare i rimorsi, la disperazione e il desiderio di morire.

Anche Padre Roy ha provato tali sentimenti, molti anni addietro. Quando non riusciva a entrare in sintonia con la sua comunità di fedeli e fu trasferito, affrontò depressione e pensieri di morte.

“Ecco, ecco perché proprio io sono stato chiamato a questo compito, perché io potevo capire.”

Può capire anche Lionel Dahmer, “da padre a padre”, perché suo figlio tempo prima fu arrestato per un reato minore.

Nel libro, l’autore condivide il biglietto che ricevette da Jeff per il giorno del Ringraziamento, poco prima che venisse ucciso.

“Grazie per la tua amicizia e per aver dedicato tempo e sforzi per aiutarmi a capire la parola di Dio”.

Conclusioni

È una storia inaspettata di primi passi nella fede, di domande profonde sulla Bibbia, sul senso della vita e sulla possibilità di redenzione.

Dal mio punto di vista di atea è un libro che sottolinea quanto importante sia per l’essere umano credere in qualcosa di superiore. Credere nell’esistenza di una possibilità, a prescindere da quanto male abbia albergato dentro di noi.

Sempre dalla mia ottica di non credente, ho apprezzato molto Padre Roy. È un prete “rock”, che spoglia la fede di regole soffocanti.

Mani di uomo seduto con crocifisso di fronte a un prete

Foto di cottonbro studio: Pexel

Insegna a un serial killer come amare Dio e diffondere la Sua parola con i pochi mezzi a disposizione che una prigione può offrire.

Roy crede al pentimento di Jeffrey Dahmer e lo afferma a muso duro, senza problemi.

Ammette il dolore che ha provato nell’apprendere della sua morte e la repulsione, la rabbia verso il sistema carcerario americano che impose le manette ai polsi del cadavere del suo amico perché potesse uscire dalla struttura penitenziaria.

Bello il modo in cui l’autore descrive l’eclissi di sole che si verificò nel giorno del battesimo di Jeff. Un segno che lui interpretò come positivo perché “dopo le tenebre la luce ritorna a splendere”.

In meno di 150 pagine Padre Roy non risparmia nessuno, né la morbosità dei media, né la sua stessa comunità religiosa nella quale sente dire:

“Se Dahmer può andare in paradiso, io non voglio andarci”

La sua risposta fu:

“…credete allora che il Sangue di Cristo sia così scialbo da poter lavare solo alcuni peccati? I vostri forse”?

Non risparmia nemmeno David Dahmer che si presentò in anonimato alla commemorazione funebre di suo fratello e non condivise nemmeno un ricordo dal pulpito. Padre Roy lo fece.

Se consiglio la lettura di questo libro? Sì, se avete l’umiltà di riconoscere che in ognuno di noi alberga il bene quanto il male. Nessuno può dirsi immune dal suo lato oscuro.

Sì, se avete una mente abbastanza aperta alle seconde possibilità che la vita può offrire.

E sì, se avete voglia di approfondire un aspetto inedito di Jeffrey Dahmer.

Autore

  • Roxanne Caracciolo

    Affascinata dal lato oscuro che c'è in ogni persona, mi piace approfondire misteri e leggende. Ho studiato negli anni, tutto ciò che riguarda il vampirismo, a livello letterario, storico e reale. Quando non sono al lavoro o in palestra, sono immersa nella lettura, i miei autori preferiti sono Poe, Lovecraft, Wilde e tra i contemporanei King ed Anne Rice.

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