Il periodo delle feste invernali può portare una giusta dose di agitazione e malinconia. Trovare il regalo giusto, partecipare alle cene di famiglia, girare per negozi: può non sembrare, ma tutti questi eventi messi insieme possono rivelarsi fonte di stress, in un periodo in cui vorremmo solo stare al caldo e ritrovare la serenità interiore.
In questo nuovo articolo vi consiglierò alcune piante per vivere con più serenità l’inverno.
Piante per l’inverno
L’inverno è una stagione suggestiva. La maggior parte degli alberi perde le sue foglie, i rami contorni si alzano verso il cielo e la brina fredda ammanta ogni cosa d’un velo di ghiaccio impalpabile. È un periodo di fine, che reca con sé una nuova rinascita.
Il freddo e la neve sono ciò che rende questa stagione davvero magica, ma allo stesso tempo sono ciò che ci allontana per qualche mese dal verde della natura.
Tuttavia, anche in un periodo tanto “ostile” ci sono piante che resistono impavide. Alcune di queste piante sono l’elleboro, il gelsomino invernale, la lonicera e la stella di Natale, ottime per creare un cerchio protettivo intorno a sé e per amplificare la portata dei vostri desideri.
Un mazzolino di lonicera e gelsomino accanto al letto vi aiuterà a scacciare dal sonno i pensieri malsani. Un petalo di elleboro in un sacchettino appeso al collo vi permetterà di tirare fuori la giusta tenacia per affrontare l’inizio di un nuovo anno. Mentre una piccola stella di Natale in casa sarà utile al benessere e al buonumore della vostra famiglia.
Ma andiamo a esplorare più nel dettaglio la storia e la magia di queste piante.
Erbe e piante magiche per l’inverno
Resistenti, forti e sicure di sé, le piante che vivono e crescono nell’inverno sono da sempre simbolo di determinazione e vita. Vediamo insieme alcune delle loro caratteristiche principali.
Elleboro
L’Elleboro è noto anche come Rosa di Natale per il picco della fioritura che raggiunge proprio nel periodo natalizio. Resiste bene a condizioni climatiche rigide e alla neve. Produce fiori con diverse sfumature, dal bianco al rosa scuro, al porpora, giallo e viola.
Se ingerito, può essere molto velenoso. Nell’antichità veniva usato come allucinogeno, ritenuto capace di evocare gli spiriti dell’aldilà; si riteneva anche che le streghe lo utilizzassero nelle pozioni come elisir di giovinezza e per diventare invisibili.
In Germania era conosciuto come “radice nera da starnuto”, poiché qualsiasi sua parte, se macinata in polvere fine, induce allo starnuto. In passato, questa capacità della pianta veniva sfruttata per indurre lo starnuto che avrebbe permesso al corpo di espellere demoni e malattie.
In Inghilterra era chiamata “rosa dell’oracolo”: la notte della Vigilia di Natale venivano messi in un bicchiere d’acqua dodici boccioli di elleboro, uno per ogni mese dell’anno a venire; durante quella notte, si tenevano sotto osservazione i boccioli. Se un bocciolo si schiudeva, il clima nel mese corrispondente sarebbe stato buono.
Al contrario, i boccioli rimasti chiusi significavano possibile maltempo.
Oggi, vengono utilizzate solo le sue radici nei rimedi per curare i problemi cardiovascolari.
Gelsomino invernale
Il gelsomino invernale, o gelsomino di San Giuseppe, è la varietà che meglio resiste al freddo, i suoi fiori gialli spuntano tra gennaio e febbraio.
Nel linguaggio dei fiori, il gelsomino ha diversi significati. In Spagna simboleggia la sensualità, nei paesi arabi simboleggia l’amore divino, mentre in Italia è sinonimo di buona fortuna. Inoltre il suo colore giallo è un augurio di felicità, e rappresenta l’eleganza e la grazia.
Pianta conosciuta già ai tempi dell’Antico Egitto, nei paesi arabi è ancora oggi diffusa la credenza che il paradiso profumi proprio di questa pianta.
L’infuso al gelsomino ha effetto antiossidante e digestivo; tuttavia è sconsigliato l’utilizzo a chi soffre di insonnia e problemi nervosi dato che contiene sia teina che caffeina, nonché a chi ha disturbi gastrici poiché potrebbe sollecitare eccessivamente l’attività dello stomaco. I fiori venivano utilizzati già in tempi antichi per placare il mal di testa e dare sollievo in caso di forti dolori mestruali.
Lonicera
La Lonicera, meglio conosciuta come caprifoglio, è un genere di pianta composta da arbusti rampicanti, apprezzata per la sua resistenza alle basse temperature.
Ha una storia ricca di significato simbolico e una forte presenza culturale. Viene spesso associata a significati simbolici positivi, come amore, bellezza e prosperità.
Nella tradizione cinese, il caprifoglio rappresenta l’energia positiva e l’armonia familiare.
È tra i fiori indicati per coloro che affrontano con difficoltà il presente. In particolare, è rivolto a quei soggetti che vivono con nostalgia il passato, e rimpiangono le occasioni perdute. Non a caso questo fiore, appena nato, resta attaccato alla pianta madre, che rappresenta il passato, e ha difficoltà a crescere se separato e trapiantato.
Questa pianta possiede proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, diuretiche ed emollienti.
Stella di Natale
La stella di Natale è una pianta ornamentale proveniente dal Messico. Si tratta di una pianta che non ama particolarmente la luce e allo stato selvatico può anche raggiungere i 4 metri di altezza.
La nascita della Stella di Natale è raccontata in diverse leggende. La più famosa è una storia azteca che narra come questa pianta fosse il risultato di un’infelice storia d’amore. Si dice che il sangue uscito dal cuore spezzato di una dea azteca creò questa pianta colorandone i fiori di rosso acceso. Gli antichi aztechi estraevano dalle sue foglie il pigmento rosso per colorare i tessuti e per utilizzarlo in cosmetica. Proprio per la sua origine divina era considerata una pianta quasi sacra, simbolo di purezza e buon auspicio per il futuro.
Lasciarsi travolgere dal freddo
Il bello delle stagioni è l’aria di cambiamento che portano con loro. Se la primavera ci apre il cuore, l’estate ci riempie di good vibes e l’autunno ci prepara alla caduta, l’inverno è il momento perfetto per la rigenerazione.
E allora forse dovremmo provare a lasciarci travolgere dal suo freddo abbraccio, accettare il passato e concentrare tutti gli sforzi sul presente, per dirigerci con maggiore armonia verso il futuro.
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