I vampiri, un mito presente in ogni luogo e cultura fin dall’antichità, intorno a queste creature sospese tra folklore e leggenda, è sempre sorta una domanda: “è possibile la loro esistenza”?

Naturalmente l’idea che un defunto possa tornare in vita nutrendosi di sangue è, scientificamente impossibile quanto ridicolo ma è pur vero che là fuori esistono degli umani con “qualità vampiriche”, da semplici persone che amano la notte e col buio sono più attivi a soggetti capaci di indebolire gli altri sottraendo loro energia (vampiri energetici/psichici) a serial killer che si sono macchiati di atti di vampirismo criminale.

Oltre a ciò, riguardo ai vampiri sono sorte nel tempo quelle che sembrano essere leggende metropolitane, strane testimonianze, rari avvistamenti e inquietanti cold case.

Strane testimonianze

donna vampiro

Foto di cottonbro

A Tampa, in Florida, c’è un club gotico la cui struttura assomiglia ad un castello medievale e per questo viene spesso affittato per eventi come il famoso ballo a tema vampiri Endless Night. È proprio durante questo evento annuale che pare che tra gli ospiti si aggiri un “vero vampiro”. Alto, vestito sobriamente di nero, si tiene in disparte ma non disdegna intrattenere conversazione con giovani donne.

La stranezza è che questo evento è molto esclusivo e la partecipazione è nominativa, l’uomo che dice di chiamarsi Rex non è mai risultato tra gli invitati né tra i tesserati inoltre pare che nel bel mezzo della festa scompaia per riapparire al medesimo evento l’anno successivo.

Che sia in cerca dell’anima gemella da vampirizzare?

Il vampiro di Milano

Verso la fine degli anni ’70, molti clochard che trovavano riparo la notte nella stazione centrale di Milano, riferirono di essere stati aggrediti da un giovane ragazzo alto e magro, vestito con abiti consunti. Questo individuo solitario aveva attaccato numerosi senzatetto mordendoli al collo.

Essendo queste testimonianze riferite da persone disperate, mentalmente instabili o dedite all’alcol, non vi fu dato tanto peso anche se tra il personale in servizio in stazione, di notte, cominciò ad esserci una certa inquietudine. Dopo circa un mese tutto finì improvvisamente com’era iniziato.

La vampira di Marozzo

Agli inizi del 1900, la nobildonna Lucilla Adani, si traferì a Marozzo, in provincia di Ferrara.

Dopo poco tempo, i numerosi domestici assunti al suo servizio cominciarono a lasciare la villa perché vi accadevano “cose strane”. I pochi che restarono cominciarono ad ammalarsi di consunzione e morire come gli animali del vicinato che i proprietari trovavano all’alba, dissanguati. Inizialmente furono sospettate le volpi ma quando iniziarono a sparire persone, dilagò il terrore e la prima incriminata fu la Adani che fu allontanata dal paese dalla gente inferocita.

Vampiri nel torinese

Sul finire del 1947, nelle piccole frazioni confinanti con Torino, in particolare a San Mauro Torinese e Cascina del Molino, si diffuse una vera e propria psicosi collettiva per la presunta presenza di un uomo vestito con un lungo cappotto e cappello da montanaro che avrebbe cercato di mordere al collo alcune giovani donne.

Dopo qualche mese emerse che la voce era stata diffusa per frenare un po’ le uscite serali delle ragazze ma appena le persone si tranquillizzarono si verificò una analoga aggressione in Corso Matteotti a Torino. Stabilire la consistenza dell’accaduto quando si tratta di fatti remoti in bilico tra realtà e diceria è sempre complicato ma qualsiasi cosa nasce da un origine autentica, leggende comprese.

A conferma di ciò, proprio a Torino, ci fu, nel 1785, la sicura presenza di una “vampira”, Agnese Draghetti originaria di Serralunga d’Alba e vissuta al civico 2 dell’attuale via Carlo Alberto. La benestante Agnese, quando si trasferì, aveva solo venticinque anni, la sua bellezza ed i modi raffinati fecero sì che il suo salotto (e il suo letto) fosse il più ambito dalla “Torino bene”.

Col passare degli anni, non volendo e non potendo permettersi il normale processo di invecchiamento, finì per seguire i consigli di un uomo misterioso che le suggerì di bere sangue umano per contrastare, anzi, invertire il declino fisico. Disponendo di molto denaro, la donna si aggirava per i sobborghi della città alla ricerca di giovani ragazze disposte a cederle una piccola quantità di sangue in cambio di un lauto compenso.

Si dice bevesse mezzo bicchiere di sangue alla settimana e sempre secondo la leggenda, questo le garantì effettivamente un aspetto giovanile anche in tarda età al punto che un ricco (e giovane) commerciante piemontese si innamorò di lei quando all’anagrafe aveva già compiuto ottantatrè anni. In effetti, vampiri a parte, sono molte le teorie secondo le quali il sangue di soggetti giovani abbia poteri rinvigorenti.

La favola di San Salvario

Torino, la città “magica” d’Italia, è da sempre legata a leggende esoteriche, alchimia, misteriosi sotterranei e figure folkloristiche come quelle delle streghe e dei vampiri.

Le storie che riguardano l’esistenza dei succhia sangue sono così radicate nell’immaginario collettivo che sulle facciate degli edifici del quartiere di San Salvario sono collocate immagini che ricordano la tradizione vampiresca.

Il Centro Arti Umoristiche e Satiriche (C.A.U.S) ne spiega il motivo attraverso la favola secondo la quale nel 1863, epoca in cui i salassi erano il rimedio a molti mali, fu catturato un vampiro che fu “utilizzato” per salassare più efficacemente secondo prescrizioni mediche, sostituendo così le sanguisughe.

Un inquietante cold case in Svezia

È noto come il caso Atlas Vampire l’omicidio di una prostituta trentunenne avvenuto a Stoccolma nel 1932. La vittima, Lilly Lindestrom, fu trovata nella sua camera con una profonda ferita alla testa ed al collo ma sulla scena del crimine c’era pochissimo sangue, situazione incompatibile con le modalità del delitto, inoltre, fu ritrovato un mestolo insanguinato usato probabilmente dall’assassino per raccogliere il sangue e berlo.

L’anomalia di questo cold case è nel fatto che questo omicidio fu un evento isolato che esclude l’ipotesi di un serial killer ma allo stesso tempo l’atto di bere sangue configura una parafilia che, in quanto tale, tende a ripetersi, cosa che non accadde, almeno ufficialmente…

Come nelle serie tv

Il 21 febbraio 2020, molti siti di informazione online tra i quali il The Mirror, riportarono la strana morte della texana Christine Rollins trovata morta nel suo giardino a causa di morsi letali e drenaggio di sangue.

Il capitano John Miller, sovraintendente alle indagini, rivelò che la posizione e l’angolatura delle lesioni dimostravano che la signora Rollins era stata attaccata mentre era in piedi e che la stessa abbia tentato una reazione.

L’autopsia non riscontrò morsi canini nonostante i fori sulle gambe e su una spalla erano compatibili con “zanne”.

Il caso fu comunque archiviato come “attacco animale”.

Il cimitero di Highgate

Il cimitero di Highgate, a Londra, oltre ad essere estremamente suggestivo, è famoso per essere luogo di fenomeni paranormali culminati nel 1967 quando due ragazzine dissero di aver visto un’ombra inquietante aggirarsi tra le tombe. Le notti successive una di esse cominciò ad avere incubi.

Molte persone, inoltre, riferirono di tentate aggressioni per le strade che costeggiano il cimitero da parte di un uomo alto e possente dal pallore innaturale. Si dice che ancora oggi, saltuariamente, vengono rinvenute nei pressi di Highgate, cadaveri di animali dissanguati.

Il fascino delle tenebre

Che siano favole, leggende, presunti avvistamenti o anomale scene del crimine, la figura del vampiro è stata e resta fonte di ispirazione, dissertazione e mal celata speranza che qualcosa, oltre a ciò che vediamo e sappiamo, possa esistere.

Nel corso dei secoli, personaggi di spicco come Goethe, il conte di Cagliostro e Giacomo Casanova lasciarono intendere di aver incrociato nella loro vita qualcuno di simile ad un immortale. Nelle sue “Memorie”, Casanova riferendosi al Conte di Saint Germain scrive: “…un uomo straordinario, che dice di essere nato trecento anni fa, di conoscere i segreti della medicina universale, di poter padroneggiare le forze della Natura…”

Su questo argomento, riportare i fatti senza perorare alcuna teoria, è l’unica cosa saggia da fare, detto ciò resta un’unica certezza: dietro ogni leggenda, dietro ogni diceria, c’è sempre un pizzico di verità!

Autore

  • Roxanne Caracciolo

    Affascinata dal lato oscuro che c'è in ogni persona, mi piace approfondire misteri e leggende. Ho studiato negli anni, tutto ciò che riguarda il vampirismo, a livello letterario, storico e reale. Quando non sono al lavoro o in palestra, sono immersa nella lettura, i miei autori preferiti sono Poe, Lovecraft, Wilde e tra i contemporanei King ed Anne Rice.

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