Il 26 Ottobre 2024 nella Napoli dei nostri giorni si apriranno le porte del Salotto Sommer e il tempo sembrerà fermarsi, catapultando tutti nella piena epoca vittoriana, in quello che si preannuncia come uno spettacolo di cultura e condivisione, del quale siamo collaboratori e partner stampa.
Protagonista dell’evento è l’opera di Friedrich August Schulze, “La Sposa Cadavere”, pubblicato in Italia il 15 Gennaio 2024 dalla Caravaggio Editore, collaboratore dell’evento. La lettura dell’opera sarà a cura dell’attrice romana d’adozione pontina Arianna Bonardi e ad essa si aggiungerà un momento di condivisione e intrattenimento con gli ospiti.
L’evento si terrà all’interno dell’iconica location del Salotto Sommer in Via Ferdinando Galiani 3, a Napoli; un salotto culturale che affonda le sue radici nel secolo che questo evento vuole onorare. George Sommer fu infatti uno dei più importanti fotografi del XIX secolo, scelto dalle stesso Vittorio Emanuele II come “fotografo del re” e il suo studio è oggi sotto la direzione artistica dell’attrice e regista napoletana Marta Bifano, erede del patrimonio culturale di George Sommer, la quale ospita questo evento nella suggestiva location di Mergellina.
Per aderire meglio all’atmosfera dell’evento si consiglia al pubblico un dress-code vittoriano previsto, ma non obbligatorio.
Il salotto può ospitare solo un numero limitato di partecipanti, ti consigliamo dunque di riservare il tuo posto contattando Arianna sul suo profilo Instagram o via mail ariannabonardi@gmail.com . Il costo del biglietto è di €15
La Sposa Cadavere di Friedrich August Schulze
Tutti si guardarono con stupore. Filippo lanciò un grido, liberando in fretta la mano da quella di Camilla: «Non vedete anche voi che mi stanno strappando dalla mia promessa?».
Camilla svenne tra le braccia dei genitori; allora il sacerdote dichiarò che, in una circostanza così critica, era impossibile procedere con la cerimonia.
La sposa cadavere è una spiazzante storia gotica costruita alla maniera delle scatole cinesi e si può leggere in lingua tedesca all’inizio del secondo volume del Gespensterbuch (1811) di Apel e Schulze. La presente edizione propone la traduzione del racconto dalla celebre e piuttosto fedele versione francese di Eyriès (La Morte Fiancée, 1812) che fece conoscere la storia soprattutto in Gran Bretagna, come attestano le numerose versioni inglesi largamente rimaneggiate e pubblicate in quegli anni. Il volume presenta inoltre una sintesi particolareggiata della leggenda ebraica del XVI secolo dal titolo Il dito, alla quale Tim Burton si è chiaramente ispirato nel suo adattamento cinematografico del 2005.
Edizione tascabile e ricca di illustrazioni
Informazioni aggiuntive
| Autore | Friedrich August Schulze |
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| Editore | Caravaggio Editore |
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